Whirlpool, gli operai consegnano una petizione al prefetto di Napoli

Una visita in fabbrica e un nuovo confronto con il governo centrale, sono i punti su cui questa mattina hanno discusso rappresentanti sindacali e lavoratori dello...

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Una visita in fabbrica e un nuovo confronto con il governo centrale, sono i punti su cui questa mattina hanno discusso rappresentanti sindacali e lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine. Una mattinata intensa e positiva secondo i partecipanti all’incontro che hanno approfittato dell’occasione anche per sottoporre al prefetto Marco Valentini le oltre 50.000 firme - raccolte su chance.org - a supporto della loro vertenza.


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«Avevo già chiesto al ministro dello sviluppo economico - afferma il prefetto Valentini - di partecipare al tavolo di confronto per questa vertenza. È una situazione che deve essere risolta perché rischia di compromettere una realtà già difficile su questo territorio. Oggi mi è stato richiesto di far ripartire questa trattativa, proprio a fronte di questi elementi di criticità. La nostra speranza e il nostro impegno è che la discussione possa essere riaperta prima di ottobre, tenendo conto anche dei pericoli sociali che questo stato di cose potrebbe generare».
 

Un incontro importante, insomma, che si è concluso con un flashmob in piazza del Plebiscito. Una danza durante la quale i dipendenti della fabbrica hanno voluto rappresentare lo “stupro” perpetrato ai danni dei lavoratori. «È una protesta simbolica sull’esempio di una protesta fatta dalle donne cilene - dichiara Vincenzo Accurso Rsu della Uilm - Così come loro hanno voluto rimarcare l’uguaglianza tra uomo e donna, noi intendiamo far presente che anche restare senza un impegno equivale a uno stupro. Nello stesso modo infatti, i lavoratori vengono sfruttati, ingannati e poi messi in strada. Questo è inaccettabile e continueremo a ripeterlo con tutte le nostre forze». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino