Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha commentato le motivazioni appena depositate della sentenza nel processo di Appello svoltosi a Salerno per la sottrazione all'ex pm...
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«A distanza di oltre 10 anni dai fatti, magistrati autonomi, onesti e coraggiosi - prosegue de Magistris - statuiscono quello che tutte le persone perbene che hanno avuto modo di conoscere i fatti ben sapevano. La revoca del procedimento Poseidone da parte del Procuratore Mariano Lombardi (nel frattempo deceduto) e l'avocazione del procedimento Why Not da parte del procuratore generale Dolcino Favi furono illegittime». «Una criminale ragion di Stato - afferma ancora l'ex pm - condusse a fermare indagini che entravano nel cuore del sistema criminale dei rapporti tra criminalità organizzata, affari, politica, settori di magistratura e forze dell'ordine, con il collante della massoneria deviata». «Il Consiglio Superiore della Magistratura che sapeva o aveva il dovere di sapere come stavano realmente i fatti, avendo acquisito atti ed avendo ascoltato i valorosi magistrati di Salerno che indagavano sui magistrati di Catanzaro, decise, su sollecitazione del ministro della Giustizia Mastella e della Procura generale della Cassazione, di strapparmi la toga di pubblico ministero e trasferirmi da Catanzaro per incompatibilità ambientale».
«Avete distrutto il mio difficile e complesso lavoro investigativo - conclude de Magistris - ma non avete distrutto la mia coscienza. Provo anche vergogna per tutti quelli che nelle Istituzioni in quegli anni, soprattutto nella magistratura, rimasero alla finestra a guardare lo spettacolo di deviazioni criminali senza precedenti. Se i criminali di Stato hanno vinto in quegli anni è stato anche per questa colpevole inerzia. Oggi, però, è come se mi sentissi di nuovo magistrato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino