Camorra, il pm Woodcock: «Oltre ai militari servono le scuole»

Camorra, il pm Woodcock: «Oltre ai militari servono le scuole»
«Oltre a militari con i fucili, ai carri armati, all'idea del presidio armato da parte dello Stato, io vedrei ancora meglio scuole, campetti, conservatori». Lo...

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«Oltre a militari con i fucili, ai carri armati, all'idea del presidio armato da parte dello Stato, io vedrei ancora meglio scuole, campetti, conservatori». Lo dice Henry John Woodcock, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli, intervenuto a un incontro, alla Facoltà di Giurisprudenza della Federico II, parlando della cosiddetta "paranza dei bambini". «Potrà sembrare una banalità - afferma - ma è un problema culturale». Woodcock spiega che questa è «una riflessione che faccio da cittadino, di carattere generale, oltre che come magistrato». «Non ho soluzioni assolute da offrire a questi problemi - aggiunge - sono un operatore giudiziario e a me, nulla più che fa il mio lavoro, spetta in realtà di prendere in considerazione questi fenomeni "a valle", nel senso che spetta di prendere in considerazione quando i fatti sono già successi». «Questi fenomeni criminali giovanili più o meno recenti - conclude - creano in noi operatori frustrazione assoluta».


«Le piazze di spaccio sono il welfare del 21/o secolo e questo spiega perché c'è gente pronta a morire». Lo ha detto Henry John Woodcock, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli, che ha ribadito la sua convinzione riguardo certi tipi sostanze stupefacenti: «Si potrebbe cominciare legalizzando le droghe leggere». Il sostituto procuratore di Napoli torna su un concetto che aveva già espresso e dice: «Non vi sorprenda che questa affermazione la faccia un magistrato» perché «ha un senso ben preciso: non si ha idea di quanti omicidi siano commessi per una piazza di spaccio di hashish o marijuana». «E - aggiunge il pm antimafia - non si ha idea di quanta manovalanza la camorra recluti per questo tipo di spaccio». «Si muore per una piazza di spaccio», conclude, quindi, «non sarebbe più onesto allora legalizzare le droghe leggere?»

Certe zone di Napoli, «le periferie come il ventre storico», «sono sfruttate come palcoscenico elettorale, da una parte e dall'altra». Henry John Woodcock, sostituto procuratore di Napoli, risponde così a una domanda relativa alla maggiore partecipazione della gente contro la criminalità organizzata. Secondo il pm antimafia, «sollecitare le coscienze è una cosa utile, ma forse ci vorrebbe più partecipazione anche da parte dello Stato».


Padre Zanotelli. «Renzi ci ha promesso 4 milioni per le scuole aperte quest'estate. Peanuts, noccioline americane, ho risposto». Lo dice padre Alex Zanotelli, parroco della chiesa nel Rione Sanità, a Napoli, intervenuto a un incontro sulle cosiddette 'baby gang' alla Facoltà di Giurisprudenza della Federico II. «Io sto chiedendo un Piano Marshall - afferma - perché il problema sociale è enorme». «Napoli non può illudersi di continuare così - aggiunge - la città deve uscire da questa spirale di violenza». «Ed è importante aiutare la gente a capire cosa sta accadendo - sottolinea - perché non abbiamo più a che fare con criminalità organizzata, ma con una criminalità disorganizzata che è ancora più difficile da afferrare».  
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Il Mattino