PIANO DI SORRENTO. Più di 50 metri cubi di rocce e di terreno crollati, alberi divelti, la condotta fognaria danneggiata: sono le conseguenze della frana verificatasi nella...
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A provocare il disastro sono stati gli alberi che crescono sul costone: le radici, incuneatesi nelle fessure della roccia, si sono ingrossate provocando il distacco di una parte della parete di tufo. Risultato? Più di 50 metri cubi di pietre e di terreno sono precipitate da un'altezza di venti metri trascinando con sé alberi e vegetazione spontanea per poi franare sulla condotta fognaria sottostante. A quel punto è scattato l'allarme: capitanati dal responsabile francesco Rispoli e sotto la supervisione di Marco Gargiulo, i tecnici della Gori hanno dovuto creare una diga per evitare che i liquami fuorisciti dalle tubature danneggiate finissero prima nel rivo e poi in mare.
Il sindaco Vincenzo Iaccarino si è precipitato nel vallone insieme ai tecnici del Comune per valutare i danni. Il primo cittadino ha poi inviato una comunicazione ufficiale alla Regione per segnalare l'incidente e chiedere un sopralluogo. Adesso la palla passa proprio a Palazzo Santa Lucia: nelle prossime ore i rocciatori dovranno verificare la tenuta del costone, pulire la parete ed eliminare i massi pericolanti per liberare l'area sottostante e consentire ai tecnici della Gori di riparare la condotta fognaria; successivamente si valuterà la messa in sicurezza della falesia tufacea del costone. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino