Sorrento, tagliato il carrubo di via Capodimonte: la denuncia del Wwf

Sorrento, tagliato il carrubo di via Capodimonte: la denuncia del Wwf
SORRENTO. Un carrubo secolare tagliato e, a breve distanza, una discarica di sfalci, ramaglie e rifiuti pronti a essere bruciati: è lo scenario che si presenta in queste...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SORRENTO. Un carrubo secolare tagliato e, a breve distanza, una discarica di sfalci, ramaglie e rifiuti pronti a essere bruciati: è lo scenario che si presenta in queste ore ai tanti turisti ed escursionisti che percorrono via Capodimonte per raggiungere la zona collinare di Sorrento. A denunciarlo è il Wwf Terre del Tirreno che ha immediatamente segnalato la vicenda alle autorità competenti.

 
Il carrubo cresceva da oltre un secolo ai margini della stradina e, col suo tronco dritto e nodoso, costituiva un elemento caratteristico di uno degli scorci più suggestivi di Sorrento. Nei giorni scorsi, però, l'esemplare è stato tagliato e ridotto a un moncone. In più, nella scarpata al di sotto di via Capodimonte, gli ambientalisti hanno rinvenuto una discarica in cui sono ammassati sfalci di potature, rifiuti pronti a essere bruciati e persino la chioma disseccata di un ulivo recentemente andato a fuoco.

"Un capolavoro creato dalla natura in un secolo è stato distrutto dall'uomo in poche ore - attacca Claudio d'Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno - Il carrubo era in piena vigoria, nonostante la cavità alla base del tronco causata dalla carie che solitamente attacca i vecchi alberi di questa specie. Nessun pericolo avrebbe potuto giustificare l'eliminazione della pianta. E' mortificante prendere atto di come la tutela della natura e del paesaggio non interessi ai miopi amministratori locali né agli imprenditori che, molto spesso, traggono beneficio dal saccheggio e dalla devastazione del territorio". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino