SORRENTO. Un carrubo secolare tagliato e, a breve distanza, una discarica di sfalci, ramaglie e rifiuti pronti a essere bruciati: è lo scenario che si presenta in queste...
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Il carrubo cresceva da oltre un secolo ai margini della stradina e, col suo tronco dritto e nodoso, costituiva un elemento caratteristico di uno degli scorci più suggestivi di Sorrento. Nei giorni scorsi, però, l'esemplare è stato tagliato e ridotto a un moncone. In più, nella scarpata al di sotto di via Capodimonte, gli ambientalisti hanno rinvenuto una discarica in cui sono ammassati sfalci di potature, rifiuti pronti a essere bruciati e persino la chioma disseccata di un ulivo recentemente andato a fuoco.
"Un capolavoro creato dalla natura in un secolo è stato distrutto dall'uomo in poche ore - attacca Claudio d'Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno - Il carrubo era in piena vigoria, nonostante la cavità alla base del tronco causata dalla carie che solitamente attacca i vecchi alberi di questa specie. Nessun pericolo avrebbe potuto giustificare l'eliminazione della pianta. E' mortificante prendere atto di come la tutela della natura e del paesaggio non interessi ai miopi amministratori locali né agli imprenditori che, molto spesso, traggono beneficio dal saccheggio e dalla devastazione del territorio". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino