A Città della scienza i libri che hanno cambiato il nostro pensiero

A Città della scienza i libri che hanno cambiato il nostro pensiero
Che i libri cambino la vita è fatto assodato – che lo facciano perché la riempiono di mondi altrimenti inesistenti, perché consentono di esplorarli...

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Che i libri cambino la vita è fatto assodato – che lo facciano perché la riempiono di mondi altrimenti inesistenti, perché consentono di esplorarli evadendo talvolta dal proprio, o che abbiano contribuito all’evoluzione del pensiero e della conoscenza umani. 


È di questi ultimi, più precisamente di quelli dedicati alla scienza, che si parla – e si gioca – questo fine settimana a Città della scienza (via Coroglio 104, telefono 081/7352220), dove si tiene “Rivoluzione libro. I libri che hanno rivoluzionato la storia” (organizzato con Giotto – Colore ufficiale attività educational di Città della scienza). 

E dunque, tante le attività e i laboratori di questo sabato e domenica (i giorni 1 e 2 giugno), che contribuiranno a far conoscere alcune opere che si sono rivelate dei cardini nell’ambito di talune discipline. 

E così ci saranno (ma, per il programma completo e dettagliato, si rimanda al sito della struttura) ad esempio “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud – che porterà a indagare quel mondo straordinario e foriero di tanta conoscenza di sé, che è quello onirico. Ma lo si farà analizzando anche come (con quali parti del cervello) e perché si sogna, e pure qualcosa del sonno. 

In un momento in cui si dovrebbe davvero fare una riflessione radicale sulla lungimiranza dell’uomo e sulla sua capacità di prendersi cura del pianeta, parlare di ambiente è sempre importante: qui lo si farà con la “Primavera silenziosa” di Rachel Carson, che già nel 1962 (il testo viene infatti indicato come antesignano del movimento ambientalista) dimostrava – attraverso ricerche e analisi scientifiche – i danni enormi del DDT e dei fitofarmaci. 

Ma, tra i protagonisti del fine settimana, ci sarà anche un romanzo che ha segnato la storia della letteratura mondiale, e che però dirà qualcosa anche di biologia di cetacei, odontoceti e misticeti: è il “Moby Dick” di Herman Melville, di cui ci si domanderà pure se fosse una vera e propria balena. 

I “Principi di geologia” di Charles Lyell furono scritti negli anni Trenta dell’Ottocento e posero le basi della geologia come ancora la si conosce e la si investiga (l’approfondimento si avvarrà, come anche per altri appuntamenti, del supporto delle collezioni e delle mostre di Città della scienza; nel caso specifico, si osserveranno i “Fossili d’autore”).

Ancora, si parlerà della “Enciclopedia” di Diderot e D’Alembert, della “Origine delle specie” di Charles Darwin, del “De revolutionibus orbium coelestium” di Niccolò Copernico – sicuramente tra i più significativi in assoluto, in ambito scientifico, avendo definito il nostro sistema eliocentrico. 


Non mancheranno letture animate e giochi, o il laboratorio per realizzare i propri animali marini.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino