«A Message for you»: un monito dal passato nelle foto di Guy Bourdin a Napoli

«A Message for you»
Nella Parigi di metà anni ’50 un neofotografo venticinquenne, Guy Bourdin, rivoluzionava l’immagine delicata e patinata della moda francese, allora quasi solo...

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Nella Parigi di metà anni ’50 un neofotografo venticinquenne, Guy Bourdin, rivoluzionava l’immagine delicata e patinata della moda francese, allora quasi solo femminile, contaminando la più autorevole bibbia del fascino e la couture internazionali, come Vogue Paris, attraverso la sua interpretazione irriverente, anarchica, iconosclasta e dissacrante della donna.

Nasceva uno dei massimi astri della fotografia di glamour che la storia possa tutt’oggi annoverare.

Genio indiscusso e sregolato, Bourdin produceva una potente commistione di moda e arte, bellezza classica e gioco morboso, eros e piglio sadico, glamour e horror. In un’epoca non sospetta ha stravolto le convenzioni e i canoni della fotografia di moda, dando per primo maggior importanza all’immagine che al prodotto. Risultato? Un capolavoro visionario e un ineguagliato mezzo di potente comunicazione pubblicitaria, che oggi più che mai può far scuola.

La sua celebre foto di una modella in haute couture sotto le teste di mucche macellate rende a pieno il concetto di una narrazione seducente, enigmatica e persino tetra dai profili affascinanti, surreali e a tratti inquietanti.

«A Message for You» è una collezione di oltre 70 scatti selezionati tra quelli eseguiti nel periodo 1977-1980, prima e dopo l’epoca delle collaborazioni con Vogue e delle celebri campagne per Charles Jourdan, Versace, Gianfranco Ferrè, Lancetti o Emanuel Ungaro.
Grazie alla curatela di Maria Savarese, questa significativa mostra è approdata da pochi giorni al Blu di Prussia di Napoli al culmine di un viaggio di quindici anni dopo New York, Pechino, Dusseldorf, Parigi, Venezia e poi la Galleria Sozzani di Milano o il Museo Alinari a Firenze.

 

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Il Mattino