Al ricordo di Ubaldo Grimaldi è dedicato l'ultimo libro di Giuseppe Improta intitolato "L'amico preside Ubaldo" (Il Quartiere edizioni),...
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Insieme con l’autore, parteciperanno lo scrittore Silvio Perrella, lo storico Ciro Raia e la preside Melania Santarcangelo.con una significativa prefazione di Ciro Raia. Il volume è reperibile nelle edicole di San Giorgio a Cremano, Ponticelli ed Ercolano (Corso Resina). A Napoli presso la libreria UBIK, in via B. Croce presso piazza S. Domenico Maggiore.
Il testo non è solo il racconto di una vita ben spesa del dirigente dell'Istituto Tilgher, cui stanno per intitolare una scuola ad Ercolano, ove è stato anche assessore alla Cultura. È anche la storia, di una generazione di giovani cattolici del dissenso (il Gruppo del vico), che a Ponticelli, periferia napoletana, dopo il '68, dovette combattere per affermare nelle parrocchie il concetto dell'autonomia delle scelte politiche dei credenti, che oggi appare indiscutibile, ma certo non lo era allora.
È, inoltre, la storia di un fecondo e costruttivo incontro/confronto tra questi giovani ed i comunisti di Ponticelli (il leader era il futuro deputato Aldo Cennamo). Fu la loro testimonianza militante a convincere gli allora giovanissimi Ubaldo Grimaldi, Giuseppe Improta, Gabriele Riccardi, Giovanni Squame, Raffaele Cardillo. a concretizzare il cristianesimo attraverso un impegno culturale e politico, a vari livelli: da quelli associativi a quelli istituzionali.
Nel libro, dunque, si racconta la storia di un gruppo di giovani, ma anche di un movimento politico che animò la vita culturale e politica negli anni Sessanta e Settanta e diede una grande spinta alla realizzazione di quello che a molti allora sembrava un sogno: insediare a Palazzo San Giacomo il primo sindaco comunista della città, Maurizio Valenzi.
Ma Improta racconta anche la vicenda di Ubaldo Grimaldi come giornalista (al Sole 24 Ore), docente e dirigente scolastico con le testimonianze dirette - raccolte tra ex alunni (Melania Santarcangelo), ex collaboratori (Giuseppe Montella, Imma Grazioli e Lello Aratro) o colleghi di giunta (Osvaldo Cammarota).
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Il Mattino