Era considerato il Mozart italiano, conosciuto come “il cigno di Pesaro” e definito anche “il Napoleone della musica”. II musicista Gioacchino Rossini...
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Una complessa messa per Soli, Coro, due pianoforti e harmonium che oggi alle ore 18, nella Sala Scarlatti del Conservatorio di San Pietro a Majella, verrà eseguita (dopo uno studio analitico-compositivo e storico) da giovani musicisti napoletani, nell’ambito di un progetto del maestro Salvatore Biancardi, docente di Musica da camera presso il Conservatorio partenopeo, con la collaborazione di alcune cattedre e classi di “San Pietro a Majella”: Storia della Musica (guidata da Paologiovanni Maione), le classi di composizione, con il coordinamento di Gaetano Panariello, le classi di direzione corale e di canto.
Una sfida non da poco, l’impegno dei giovani musicisti e dei Maestri del Conservatorio san Pietro a Majella, i quali si cimentano in un concerto di musica sacra che, nell'anno rossiniano e alla vigilia di Natale, echeggia tra l'altro nel capolavoro del compositore pesarese una moderna apertura agli sviluppi della musica del Novecento. A raccogliere il cimento della «Petite messe solemnelle», tra gli altri, Antonio Berardo (direttore), Salvatore Biancardi e Francesco Pareti (pianoforte), Angelo Trancone (harmonium) e il Coro del Conservatorio “San Pietro a Majella” con i solisti Ai Lijiayi (soprano), Tonia Lucariello (contralto), Davide Battimiello (tenore) e Raffaele Pisani (basso). Ingresso libero fino a esaurimento posti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino