Trattare un tema delicato come il Femminicidio durante un’esibizione di danza. È l’idea, coraggiosa e coinvolgente, venuta al direttore artistico...
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La scena è stata aperta da un’allieva del primo corso, Raffaella Giorgio, che accompagnata da un monologo ha portato sul palco una bambina che sogna un amore travolgente. A seguire spazio a ballerine più grandi e già diplomate (Marzia Licata, Anna Santoro e Lucia Buonomo) che hanno rappresentato l’amore che diventa sempre più violento fino al tragico epilogo. «Da sempre – prosegue Loffredo – l’Accademia Danzanima non si è data come unico obiettivo insegnare la danza, ma ha scelto di svolgere un ruolo complementare a quello di scuola e genitori, per dare agli allievi importanti messaggi utili alla crescita umana e morale».
Danzanima ha più di 60 allievi divisi in varie categorie, dalla predanza ai corsi superiori: Loffredo si avvale della collaborazione di docenti professionisti tra i quali spiccano Concetta Cordua (classico) e Giuliano Ronca (hip hop). Quest’anno importante è stato l’apporto del responsabile nazionale Danza dell’Acsi, Dino Carano, in qualità di docente esterno e che contribuirà al saggio con un piccolo atto dedicato ai grandi successi dei Queen. il saggio di fine anno si è sviluppato in quattro atti. Il primo dedicato alla danza classica con un estratto dello Schiaccianoci; il secondo riservato all’hip hop sul tema dei militari Usa; il terzo di modern-contemporary con un confronto tra passato e presente; l’ultimo ha portato in scena due musical: uno riservato ai corsi inferiori, le due predanza, il preparatorio e l’avviamento, sulle note di famose colonne sonore dei film; il secondo per i corsi superiori su musiche di Flashdance, momento questo che ha costituito il “passo di addio” (diploma di danza moderna) dell’allieva Viviana Formicola. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino