Al Napoli Pizza Village la pizza va all'università

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Storia, ingredienti, stili e persino la pizza attraverso la musica sono solo alcuni degli argomenti che saranno trattati nell'ambito di PizzaMooc il primo corso accademico...

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Storia, ingredienti, stili e persino la pizza attraverso la musica sono solo alcuni degli argomenti che saranno trattati nell'ambito di PizzaMooc il primo corso accademico multidisciplinare e gratuito sulla pizza. Accessibile a tutti attraverso il portale della Federico II presenta una serie di lezioni, una a settimana, sottoforma di format tv con oltre 50 interviste agli esperti. Info e iscrizione su www.federica.eu/pizzamooc. La presentazione della corposa iniziativa è avvenuta nello spazio Terrazza Ferrari del Caputo Napoli Pizza Village lo spazio eventi il cui programma è a cura di Malvarosa. A illustrare il progetto Evelina Bruno course manager di Federica.eu, la professoressa Valentina Della Corte, il curatore Luciano Pignataro, il professore Alberto Ritieni, Francesco Miccù responsabile commerciale di Mulino Caputo e Vincenzo Iannucci, pizzaiolo "contemporaneo". Durante le lezioni - aperte a tutti e in particolare a blogger, giornalisti, imprenditori, pizzaioli e curiosi interessati al prodotto caratteristico del made in Italy - si approfondiranno tecniche di impasto, prodotti e "scuole" come quella veneta della pizza a spicchi di Simone Padoan, quella romana con Bonci e ovviamente la napoletana intesa come tradizionale ma anche contemporanea. "La pizza costituisce un modello economico di successo - spiega la Della Corte -. Ci sono Paesi in cui è aumentato il consumo e in cui si organizzano pizza class per turisti anche molto esigenti". Il professor Ritieni ha evidenziato il valore nutriceutico della pizza i cui ingredienti contengono antiossidanti, polifenoli, proteine oltre che i carboidrati. Vincenzo Iannucci ha puntato sul pizzaiolo contemporaneo capace di studiare nuove farine e abbinamenti nei topping.

Il corso è a cura di Luciano Pignataro che durante la presentazione ha spiegato come "la pizza sia un fenomeno di massa e di continua ricerca della qualità. La pizza oggi trova posto in guide e ricettari cosa che prima non si riscontrava. E poi i pizzaioli oggi sono orgogliosi di portare la giacca che li identifica. Durante le lezioni si punterà anche sulla pizza napoletana contemporanea che vede oggi tanti giovani impegnarsi nel realizzarla. Èuna sorta di pizza revolution quella a cui stiamo assistendo con l'impegno di tanti addetti ai lavori". Al termine dell'incontro Francesco Miccù ha illustrato Nuvola, la nuova farina di Mulino Caputo per impasti scioglievoli, fragranti e con il cornicione molto alveolato.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino