Al via la stagione del Blu di Prussia con «Out of your own» di Berruti

Al via la stagione del Blu di Prussia con «Out of your own» di Berruti
Ripresa di stagione, mercoledì 18 ottobre alle 18 per la galleria Al Blu di Prussia (Via Gaetano Filangieri 42) ovvero lo spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo...

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Ripresa di stagione, mercoledì 18 ottobre alle 18 per la galleria Al Blu di Prussia (Via Gaetano Filangieri 42) ovvero lo spazio multidisciplinare di Giuseppe Mannajuolo diretto da Mario Pellegrino.


L'undicesimo anno di attività prenderà il via con «Out of your own», la personale di Valerio Berruti a cura di Maria Savarese che consiste in un’imponente installazione composta da 11 grandi arazzi (affreschi su juta) che esplora il tema dell’infanzia, fonte di ispirazione inesauribile per l’artista piemontese e completa il ciclo Paradise Lost incentrato sull’interazione tra un bambino e la propria ombra, tema su cui l’indagine di Berruti prosegue da oltre due anni.

La scoperta della propria proiezione è una delle rivelazioni più sorprendenti per un essere umano. Il piccolo protagonista delle opere di Berruti gioca con la sua ombra, ne scopre il lato misterioso, affronta la paura e la supera con leggerezza: metafora dell’atteggiamento che dovremmo continuare ad assumere con il nostro lato più oscuro.
In occasione della personale sarà pubblicato il catalogo edito da Artstudiopaparo con le fotografie di Mario Pellegrino che documentano, attraverso un reportage artistico, la genesi della mostra. 

Il 15 novembre poi, sempre alle 18, nell'ambito dello stesso progetto sarà presentato in anteprima mondiale al museo MADRE di Napoli (Sala delle Colonne, primo piano) l’omonimo video, la cui colonna sonora è stata scritta appositamente da Joan As Police Woman. 

Oltre agli arazzi, eseguiti con la tecnica dell’affresco su juta, il cinema della galleria ospiterà una retrospettiva dedicata ai lavori animati dell’artista sempre molto attento all’aspetto musicale dei suoi video. 

Oltre alle citate videoanimazioni saranno proiettate Udaka, risalente alla residenza artistica alla Nirox Foundation di Joannesbourg nel 2012 e realizzata con la colonna sonora dei Freshlyground e Fermati, o sole!, animazione finalista al Premio Cairo 2014 con la musica del compositore partenopeo K-Conjog. Tra gli ultimi video non poteva mancare Come il vento tra i salici legato all’omonimo flipbook, edito da Gallucci, in cui Valerio Berruti ha animato l’ormai introvabile traduzione di Beppe Fenoglio di «The Wind in the Willows» di Kenneth Graham.


La colonna sonora scelta per accompagnare il video è la canzone «Nuovo» di Gianmaria Testa, il musicista e amico di Berruti, recentemente scomparso, che ha approvato la scelta dell’artista ed è stato coinvolto fin dall’inizio del progetto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino