Cinema e letteratura nell'Italia degli anni Sessanta: i film alla Mediateca Santa Sofia

Cinema e letteratura nell'Italia degli anni Sessanta: i film alla Mediateca Santa Sofia
Il cinema degli anni Sessanta si distinse per molteplici ragioni. Epoca di grande produttività, che si accompagnava però anche alla qualità, alla nascita di...

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Il cinema degli anni Sessanta si distinse per molteplici ragioni. Epoca di grande produttività, che si accompagnava però anche alla qualità, alla nascita di nuovi temi e nuove modalità espressive. Tra gli aspetti che pure beneficiarono di quella vivacità artistica, o che contribuirono a darle vita, ci fu la scrittura. La cura per le sceneggiature fece sì che nelle loro stesure venissero coinvolti scrittori, mentre si guardava alla letteratura come terreno da cui attingere per concepire un film. 


È questo contesto a essere protagonista della terza sezione del lungo programma gratuito ("Trame e intrecci") organizzato dalla Mediateca Santa Sofia (via Santa Sofia 7, 0817953183/4; ingresso libero sino a esaurimento posti); sezione intitolata appunto “Felici incontri. Cinema e letteratura nell’Italia degli anni ’60”. 
La rassegna – curata da Francesco Napolitano e Armando Andria, con l'intervento del professor Gianfranco Iodice – ha provato dunque a selezionare la maggior parte di quei titoli che vedono il cinema degli anni Sessanta guardare ai libri – soprattutto italiani (la nostra lingua nazionale si andava definendo e diffondendo in tutto il Paese proprio in quell’epoca), ma anche a qualche autore straniero. 

La sezione “Felici incontri” andrà avanti, con cadenza settimanale, sino al 9 aprile, quando lascerà spazio a “Omaggi: Ermanno Olmi”. 
Ma vediamo il programma dei prossimi appuntamenti. 
Questo martedì 19 tocca a “La ragazza di Bube” di Luigi Comencini, tratto dall’omonimo libro di Carlo Cassola, che gli guadagnò anche un premio Strega; la storia d’amore tra i protagonisti è il filtro attraverso cui si narrano anche le vicende politiche e sociali del dopoguerra. 
Il 26 sarà proiettato “La viaccia” di Mauro Bolognini, la cui opera di riferimento era “L’eredità” di Mario Pratesi; mentre il 5 marzo tocca a uno degli autori non italiani: Luchino Visconti diresse infatti nel 1967 “Lo straniero”, tratto dall’omonimo e splendido romanzo di Albert Camus. Segue (il 12 marzo) un altro straniero: dal “Tema del traditore e dell’eroe” di Jorge Luis Borges, nacque “Strategia del ragno”, diretto da Bernardo Bertolucci; mentre il 19 ci saranno “L’avventura di un soldato” di Nino Manfredi – uno degli episodi del film “L’amore difficile”, ispirato a “Gli amori difficili” di Italo Calvino” –, e “Il conformista” di Bernardo Bertolucci, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Gli ultimi tre appuntamenti vedranno sullo schermo “A ciascuno il suo” di Elio Petri (il 26 marzo), tratto dall’opera omonima di Leonardo Sciascia; “Il bell’Antonio” di Mauro Bolognini (il 2 aprile), sul testo di Emiliano Brancati; si chiude il 9 aprile con “Il giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De sica, sull’opera omonima di Giorgio Bassani. 
 
Il programma completo della rassegna sul sito della Mediateca, struttura pubblica del Comune di Napoli. 

Le proiezioni sono tutte di martedì, alle 18.30. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino