Al teatro Sannazaro da venerdì 1 febbraio alle ore 21.00 (fino al 10 febbraio) per la “linea tradizione la nostra” va in...
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Nel 1971, Nino Veglia e Luisa Conte decisero di inaugurare il Teatro Sannazaro con un grande classico: “Annella di Portacapuana”. Oggi a distanza di quarantasette anni il mitico spettacolo torna in scena, in una veste nuova, con Leopoldo Mastelloni e la compagnia del Teatro Sannazaro, per la regia di Lara Sansone che anche per questo evento ha pensato ad un allestimento atipico, che possa coinvolgere la struttura tutta, come è un po’ nel suo stile, in un grande spettacolo della tradizione reinterpretato in una chiave più attuale ed innovativa.
L’Annella è forse l’ultimo esempio di autentica commedia dell’arte. Un classico capace di resistere al tempo, ad operazioni di restauro filologico e di riproposta scenica.
La commedia della seconda metà del Settecento non ha perduto molto del suo originario e robusto incanto di linguaggio e di persuasione scenica e anzi in alcune parti ha acquistato una sua più fluida e composta misura di ritmo. La prerogativa di avere in house artisti di grande talento e comprovata esperienza ci permette di sperimentare l’esperienza delle grandi compagnie di genere, capaci di arricchire il canovaccio di preziose inventive di istinto e la presenza di un grande istrione, quale Leopoldo Mastelloni ne assicura il risultato.
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Il Mattino