Apre la galleria fotografica Spot home gallery: in mostra una collettiva internazionale dedicata a Napoli

Apre la galleria fotografica Spot home gallery: in mostra una collettiva internazionale dedicata a Napoli
Promuovere la fotografia contemporanea e le sue contaminazioni con altri linguaggi espressivi attraverso mostre, proiezioni, incontri e workshops. È l’obiettivo di...

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Promuovere la fotografia contemporanea e le sue contaminazioni con altri linguaggi espressivi attraverso mostre, proiezioni, incontri e workshops. È l’obiettivo di Spot home gallery, nuova galleria d’arte nel cuore di Napoli, in via Toledo 66, nata da un’idea e a cura della fotografa napoletana Cristina Ferraiuolo proprio nella strada dove suo padre, nel 1974, aprì Spot 2, un negozio di fotografia che per 35 anni è stato il fulcro della sua famiglia. Di fronte c’era il suo studio, divenuto poi la casa dove Cristina ha abitato, costruito la sua prima camera oscura e stampato le prime fotografie. Oggi come a chiudere un cerchio proprio in quei locali nasce un nuovo spazio espositivo, anche residenza artistica per artisti provenienti dall’estero e da altre parti d'Italia, che ha inaugurato con la mostra collettiva «Andamento Lento», dedicata alla città di Napoli. Otto artisti, provenienti da diverse parti del mondo, hanno esposto per la prima volta nel capoluogo partenopeo una selezione di immagini realizzate in città, appartenenti a più estesi lavori di ricerca o anche a progetti puntuali. Otto piccole mostre in un’unica esposizione composta da oltre 100 immagini e da un’installazione audiovisiva in uno spazio dedicato.

Dal fotografo americano Michael Ackerman che si immerge nel ventre più oscuro di Napoli, svelando una umanità dolente ritratta con la sincerità di chi sente di appartenervi; al norvegese Morten Andersen per il quale Napoli diventa una delle sue Untitled.Cities, progetto ispirato alla fantascienza, nel quale l'artista, trasfigurando la realtà, crea nuove metropoli di fantasia; passando per il napoletano Luca Anzani che nelle sue immagini stranianti della serie Amartema fa dell’aleatorio un elemento chiave della sua sperimentazione in camera oscura provocando sistematicamente l’errore attraverso l’uso di supporti di scarto e chimici esausti o impropri. E ancora lo svedese Martin Bogren tra le tappe del suo progetto Italia ritorna più volte a Napoli, restituendone immagini oniriche e senza tempo, che evocano la dimensione interiore del suo viaggio; mentre il newyorkese Adam Grossman Cohen, sfocando i confini tra fotografia e film, tra passato e presente, sceglie di fermare singoli fotogrammi di filmati Super 8 girati a Napoli molti anni addietro, restituendoci fotografie che abitano un tempo fluido. Il francese Richard Pak con la sue serie Les Fiancés (I Promessi Sposi), fotografa invece le auto parcheggiate in fila sui marciapiedi e ci invita ad immaginare gli amanti di via Alessandro Manzoni nascosti dietro le loro tende di fortuna. Lorenzo Castore, fotografo fiorentino, presenta l'installazione audiovisiva Sogno 5#, progetto realizzato insieme ad Irene Alison, un racconto di amore e di scoperta, di ricerca e di memoria di un luogo dimenticato di Napoli, l’Ospedale Psichiatrico Leonardo Bianchi, a oltre trent’anni dalla sua chiusura ufficiale.

La stessa Cristina Ferraiuolo firma una delle mostre in esposizione, dal titolo Stone butterfly, un lungo lavoro di ricerca personale sull’incandescente universo femminile che abita le strade della sua Napoli. «La collettiva è un omaggio a Napoli come scenario e pretesto che si colloca in uno spazio tra realtà e finzione - racconta Cristina Ferraiuolo – Pur consapevoli del generale stato di incertezza e di sospensione, dopo avere rimandato più volte l’inaugurazione nel corso del 2020, abbiamo deciso di aprire. Diffondere arte e bellezza è un’urgenza. Una galleria d'arte è un presidio di senso, deve esistere e resistere». In particolare «il sogno - aggiunge Cristina -  è quello di avere uno spazio privato che potesse però essere da una parte un luogo di confronto, scambio, e diffusione della fotografia ma anche una residenza per l’artista che arriva a Napoli e vuole lavorare in dialogo con un territorio di ispirazione come questa città».

L’opening della mostra si svolgerà per quattro giorni consecutivi, dal giovedì 4 febbraio alla domenica 7 febbraio dalle ore 12 alle ore 20 (la prenotazione è obbligatoria sul sito www.spothomegallery.com). Gli ingressi saranno contingentati nel rispetto delle regole di sicurezza previste dall’emergenza sanitaria. La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 30 giugno 2021 scrivendo a info@spothomegallery.com.

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Il Mattino