Attori «sfidano» il covid-19, il sipario si alza in streaming

Attori «sfidano» il covid-19, il sipario si alza in streaming
Un “nuovo” teatro per battere il covid-19. Uno streaming per cercare di rialzare almeno online il sipario. E’ l’idea  di Gianmarco Crò, 26enne...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un “nuovo” teatro per battere il covid-19. Uno streaming per cercare di rialzare almeno online il sipario. E’ l’idea  di Gianmarco Crò, 26enne attore originario di Cimitile con un curriculum che vanta una collaborazione anche con Vincenzo Salemme. Il prossimo 27 dicembre Crò debutterà al teatro "delle Muse" di Roma con lo spettacolo "Te (ed) Io", di cui è anche autore e regista, insieme all'attrice Rausy Giangarè. Un atto unico che ruota intorno alla vita di una coppia alle prese con una improvvisa crisi di identità. L'appuntamento è alle 20 e sarà possibile assistere collegandosi al link che la produzione invierà a coloro che aderiranno all'iniziativa facendo una donazione di almeno cinque euro (https://paypal.me/pools/c/8uNHO2kHsx).

"Un modo per sostenere il teatro in questo difficile momento ma soprattutto per tenere i riflettori accesi su un settore che ha subito un brusco stop”. spiega Gianmarco Crò.  “Non sappiamo ancora quando potremo di nuovo andare in scena ed immaginare un Natale senza la componente artistica per noi attori è terribile. Ecco quindi la scelta di portare il teatro nelle case delle persone offrendo loro un’ alternativa - aggiunge l’attore - con la possibilità di rivivere, seppur in piccola parte, l’atmosfera del palcoscenico. Una scommessa carica di responsabilità per chi, come me, ha deciso di investire su un progetto in piena autonomia, consapevole dei rischi a cui va incontro soprattutto in termini economici. Già altri colleghi hanno sperimentato in questo periodo lo streaming ma, il più delle volte, dietro c'era una macchina organizzativa ben consolidata. Oggi - continua - mi ritrovo a ricoprire da solo tutte le figure. Mi auguro che il pubblico apprezzerà premiando il coraggio di chi non si arrende a vedere il sipario chiuso".

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino