Che tipo di creatività può stimolare l’incontro tra la musica di Johann Sebastian Bach e l’elettronica? La risposta è in “BachBox”,...
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Uno spettacolare viaggio multimediale con il musicista svizzero Matthieu Mantanus e la visual designer Sara Caliumi, in cui notizie, spiritualità, viaggi, media o intelligenze artificiali emergono dalle note e dai temi musicali della Partita n. 1 in si bemolle maggiore BWV 825 per clavicembalo composta nel 1726 da J. S. Bach. Mantanus destruttura e alterna, fra pianoforte e computer, l’esecuzione dei singoli brani della Partita in Sib con reinvenzioni e variazioni elettroniche a sua firma, in un continuo crossover entro le pareti aperte del “BachBox”, scatola sonora in perenne trasformazione che trascina il pubblico da un mondo all’altro.
Dopo Revolution! (2014) e Intimacy (2015-2016), BachBox è la terza produzione del Jeans Music lab, fondato nel 2013 da Mantanus, in arte MHU, pianista, direttore e divulgatore svizzero-belga classe 1978, bacchetta associata di Lorin Maazel al Festival di Castleton in Virginia e per lungo tempo alla testa dell’Orchestra Città di Ravenna. Uno sguardo sul nostro universo iperconnesso, visto attraverso la lente di un pilastro della musica occidentale, e accompagnato dalle creazioni visuali di Caliumi, specialista in video–mapping architetturali e co-fondatrice del Prospectika Group.
Intepreti
Matthieu Manthanus, piano, keyboard & electronics
Sara Caliumi, visual design
Programma
Partita n. 1 in Sib BWV 825 di J.S. Bach
BachBox, Electronic variations on Bach BWV825 di Matthieu Mantanus (MHU) Leggi l'articolo completo su
Il Mattino