La Biblioteca di Napoli acquisisce nuove lettere autografe di Caruso

Il prossimo 8 ottobre, la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli espone per la prima volta la raccolta di lettere autografe di Enrico Caruso appena acquisite dalla Biblioteca Nazionale

Enrico Caruso.
Per la "Domenica di Carta 2023", il prossimo 8 ottobre, la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli espone per la prima volta la raccolta di lettere...

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Per la "Domenica di Carta 2023", il prossimo 8 ottobre, la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli espone per la prima volta la raccolta di lettere autografe di Enrico Caruso appena acquisite dalla Biblioteca Nazionale, che vanno ad arricchire il "Fondo Caruso", conservato nella sezione Lucchesi Palli.

Si tratta di una corrispondenza con l'amico Giovanni Mascia da New York , si legge in una nota, «nella quale si trovano riferimenti ai successi al Metropolitan, ma soprattutto alla spiacevole vicenda delle accuse di molestie rivolte a Caruso e sulla disavventura del processo, un'esperienza traumatica per l'artista; dalle lettere emerge la preoccupazione, ma anche il carattere gioioso che non si lascia abbattere».

Esposta per la prima volta anche una rara edizione di Caricatures by Enrico Caruso del 1922 edita dalla Follia di New York: «A rendere unica l'opera è al suo interno un disegno originale a china autografo di Caruso e la dedica autografa del curatore della raccolta, Marziale Sisca (coautore di "Core 'ngrato"), al compositore Ernesto De Curtis», si spiega.

La mostra Enrico Caruso nei documenti della Lucchesi Palli allestita in occasione dei 150 anni dalla nascita del tenore racconta l'uomo e l'artista dagli esordi ai grandi successi fino ad arrivare alla morte e alle commemorazioni.

«Il significativo fondo Caruso della Lucchesi Palli, che stiamo cercando di incrementare, si rivela fondamentale per ricostruire in modo rigoroso la biografia del cantante - commenta la direttrice Maria Iannotti - Ancora una volta la Biblioteca, attingendo alla ricchezza delle sue collezioni, offre una pluralità di prospettive che aiutano a conoscere in maniera più intima l'uomo e l'artista».

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Il Mattino