Centro Teatro Spazio, in scena «Io che ho amato solo te»: lo spettacolo con Gianluca Cangiano e Roberto Cardone

Una stori che racconta di due fratelli, diversi per scelte di vita, modi di pensare e storia personale

Il 19 e 20 novembre va in scena lo spettacolo «Io che ho amato solo te»
Una commedia sulla scelta di essere monogami, una divertente riflessione sulla possibilità nella nostra epoca di avere una sola relazione stabile e continuativa, un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Una commedia sulla scelta di essere monogami, una divertente riflessione sulla possibilità nella nostra epoca di avere una sola relazione stabile e continuativa, un confronto fra due modi di intendere le relazioni affettive, nell’ambito della stessa famiglia.

Due fratelli, diversi per scelte di vita, modi di pensare e storia personale, pur avendo condiviso la giovinezza, si confrontano durante un appuntamento in un club esclusivo della buona società, mettendo in discussione in un continuo gioco di ribaltamento dei ruoli, le proprie scelte etiche e la storia personale di ciascuno, ma perché questo appuntamento voluto da filippo? Giacomo il maggiore, nel cercare di capirlo, mette continuamente in imbarazzo il fratello più moralista e sfugge i tentativi di giungere al dunque nella definizione del loro rapporto.

Un continuo duello verbale di rimproveri e tentativi di chiarimenti mette a dura prova l’affetto che comunque provano l’uno per l’altro. Sino alla confessione di Filippo, che rivela il vero motivo dell’organizzazione dell’incontro.

Dialoghi serrati e momenti di esasperazione, fanno da sottofondo ad un'analisi dei comportamenti e delle idee di una generazione, che già si sente fuori tempo, che resiste a idee e comportamenti che non gli appartengono, ma ne vengono comunque attirati e risucchiati, senza avere gli elementi per capire.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino