Città della Scienza presenta «Il Sabato delle Idee»

Città della scienza
Sabato 26 novembre alle ore 10 presso la sala Archimede di Città della Scienza, nell'ambito della XXXVI edizione di «Futuro...

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Sabato 26 novembre alle ore 10 presso la sala Archimede di Città della Scienza, nell'ambito della XXXVI edizione di «Futuro Remoto - Equilibri» si terrà l'appuntamento «Il Sabato delle Idee» intitolato «Istituzioni, territori, identità»: la società e grandi trasformazioni del XXI secolo».

Sarà l'occasione utile per intervistare il Presidente di Città della Scienza, Riccardo Villari in merito al bilancio della manifestazione - ad un giorno dalla sua conclusione -  oltre che ascoltare le voci degli altri protagonisti e visitare sia il villaggio della scienza che le mostre «Spazio al futuro», promossa dall'Università degli Studi di Napoli Federico II in collaborazione con l'Infn, e «Aquae - Il Futuro è nell'Oceano» a cura del CNR.

In uno dei più bei romanzi di Christa Wolf, Nessun luogo. Da nessuna parte, i poeti Heinrich von Kleist e Karoline von Gunderrode (entrambi destinati al suicidio precoce, Karoline nel 1806, Heinrich nel 1811) rappresentano perfettamente lo «spaesamento», ovvero quella condizione di disorientamento emotivo che ci prende di fronte a un mondo che cambia, soprattutto in epoche di passaggio, in cui ci viene richiesto di produrre nuovi modelli di vita, superando quelli che non servono più.

Ed è per l’appunto lo Spaesamento il tema di questo Sabato delle Idee, un tema apparentemente astratto ma che, al contrario, è intriso di materialità, in una società che attraversa trasformazioni impetuose, che vedono un ruolo determinante della tecnologia (le ICT in primis ma anche le tecnologie biomedicali, ecc.) e che affronta il superamento di assetti consolidati a livello globale e locale ma anche nella vita delle persone, intesa in tutte le sue possibili declinazioni. Saranno quindi esplorati, «nel bene e nel male», tre dimensioni dello Spaesamento contemporaneo: quello dei Territori, sia a livello locale (la desertificazione e l’abbandono delle aree interne) che a livello globale (con la geopolitica e le guerre che ridefiniscono i confini a noi storicamente noti); quello dei Luoghi «sociali», prendendone ad esempio tre particolarmente familiari: la banca, l’ospedale e la scuola; e infine quello delle Identità individuali, con una fluidità, di generi ed età, considerata sempre più come un dato acquisito.

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Il Mattino