Con «White rabbit, red rabbit» lo spettacolo si improvvisa in scena

L'attore Giovanni Esposito
Uno spettacolo tutto da creare al momento. A proporlo sarà l'attore Giovanni Esposito sul palcoscenico del Piccolo Bellini lunedì 26 febbraio (ore 21). Dopo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Uno spettacolo tutto da creare al momento. A proporlo sarà l'attore Giovanni Esposito sul palcoscenico del Piccolo Bellini lunedì 26 febbraio (ore 21). Dopo essere salito sul palco, quando già si troverà davanti al pubblico, aprirà la busta contenente il copione che dovrà interpretare aiutato solo da una sedia, un leggìo e due bicchieri, ma armato di molta ironia e leggerezza. Solo assistendo al «White Rabbit Red Rabbit» al Bellini potremo scoprire in che modo Giovanni Esposito affronterà il testo di Nassim Soleimanpour: infatti, una delle regole del gioco è che ciascun artista può inseguire «White Rabbit Red Rabbit» solo una volta e che la sua performance non può essere documentata da video, perchè svelerebbero il contenuto dello spettacolo.


«White Rabbit Red Rabbit» è un esperimento sociale in forma di spettacolo prodotto in Italia da 369gradi in collaborazione sulla città di Napoli con il Teatro Bellini. L’attore che lo interpreta per un’unica volta, senza regia e senza prove, apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con il pubblico. Ci sono delle regole da rispettare per chi accetta la sfida: chi decide di portarlo sulla scena non può averlo visto prima. Deve arrivare sul palco portando in dote coraggio e leggerezza, intraprendenza, ironia ed intelligenza.

«White Rabbit Red Rabbit» è un testo teatrale scritto dall’iraniano Nassim Soleimanpour nel 2010, all’età di 29 anni, in un momento in cui non aveva possibilità di comunicare con l’esterno del suo Paese. Non è un testo politico e non deve essere descritto come tale, il suo contenuto è metaforico e distante da ogni orientamento politico. Attraversa il mondo dal 2011, anno in cui ha debuttato all’Edimburgh Fringe Festival, è stato tradotto in 25 lingue e conta più di mille repliche in tutti i continenti. È un esperimento importante non solo sul fronte artistico, ma anche su quello organizzativo e produttivo. 369gradi, diretta da Valeria Orani, struttura riconosciuta nell’ambito dell’innovazione culturale, grazie a questo rompe le regole tradizionali del mercato e mette in atto un dialogo che vede coinvolti in egual misura Teatro, Artista e Produzione. All’estero, «White Rabbit Red Rabbit» ha avuto interpreti celebri e meno celebri tra cui citiamo tra gli altri Sinead Cusack, Whoopi Goldberg, Ken Loach.


A Napoli è stato interpretato e vissuto da Iaia Forte, Enrico Ianiello e Gabriele Russo che dopo Giovanni Esposito presto ospiterà anche Cristina Donadio e Giovanni Ludeno. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino