Decima edizione di Teatro alla deriva, show sulla zattera alle Terme di Nerone

Decima edizione di Teatro alla deriva, show sulla zattera alle Terme di Nerone
Torna Teatro alla deriva per la X edizione, il teatro sulla zattera alle Terme di Nerone, dal 1 al 25 luglio, sempre alle 21.30, sotto la direzione artistica di Giovanni Meola. ...

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Torna Teatro alla deriva per la X edizione, il teatro sulla zattera alle Terme di Nerone, dal 1 al 25 luglio, sempre alle 21.30, sotto la direzione artistica di Giovanni Meola.

Quattro gli spettacoli teatrali in cartellone, con un evento musicale ‘fuori dalla zattera’. La particolarità della rassegna flegrea sta proprio nel palco utilizzato dagli attori: una zattera all’interno del laghetto delle Stufe di Nerone, creata ad hoc.

«I numeri tondi hanno sempre un fascino particolare. Ancor di più quando si riferiscono ad una rassegna teatrale indipendente e pressoché unica nel panorama nazionale. ‘Teatro alla Deriva (il teatro sulla zattera)’ raggiunge i suoi primi dieci anni di vita e la cosa ha per tutti noi, che la viviamo e proviamo a portarla avanti anno dopo anno (ovviamente nel pieno rispetto di tutti i protocolli anti-covid), un sapore davvero dolce. L’ultima stagione ha visto, per evidenti motivi, il debutto di pochissimi spettacoli e quei pochissimi sono stati perlopiù monologhi. Nel formare il cartellone, si rischiava di affrontare problemi di carenza. Anche se non moltissimi, però, quelli adatti alla nostra zattera galleggiante (ovvero la peculiarità della nostra Deriva presso le Terme-Stufe di Nerone) erano tutti di ottima qualità», spiega il direttore artistico.

Si parte il 1 luglio, con l’evento speciale ‘fuori zattera’, “NeaCò - Neapolitan Contamination”. I NeaCò portano sul palco la più bella musica tradizionale partenopea, contaminata dai ritmi e dalle melodie delle culture musicali di tutto il mondo, per un coinvolgente viaggio-racconto tra musica e tradizioni.

Domenica 4 Luglio, il primo spettacolo sulla zattera, della compagnia Ri.Te.Na., “’E Sanzare”, diretto da Fabio Di Gesto, con Francesca Morgante, Maria Claudia Pesapane e Luca Lombardi. Liberamente ispirato a “Il Malinteso” di Camus, questa riscrittura è il terzo capitolo sulla femminilità irrisolta, dopo quelli da Lorca e Genet. Aspro e poetico, tra proverbi, figure retoriche e versi, il napoletano di Di Gesto riscrive la vicenda di due donne che affittano e vendono case, arrotondando in modo assai poco ortodosso pur di partire e rifarsi una vita.

Si continua domenica 11 Luglio, con i Liberaimago per “Stellaria - Celeste”, diretto da Fabio Pisano, con Francesca Borriero, Claudio Boschi, Roberto Ingenito e le musiche di Francesco Santagata. Selezionato e premiato in svariati contesti – NTFI, premio Cappelletti, Borgarti, Positano – lo spettacolo narra la reale, seppur poco conosciuta, vicenda di una delatrice ebrea, in seguito al rastrellamento nel ghetto ebraico di Roma. Traditrice della sua gente, pur di salvare la pelle e quella dei suoi familiari, Celeste si muove tra suggestioni sonore dal vivo e più personaggi che si alternano attorno alla sua figura.

Resistenza Teatro, poi, interpreta “Juorne” domenica 18 Luglio, diretto da Diego Sommaripa, con Chiara Vitiello. Un flusso di parole e azioni irreparabili: questa è la donna che, col suo colorito napoletano, cerca di vincere la sua guerra, il dramma di crescere un figlio disabile. A partire da premi – Corti della Formica – e selezioni – Positano Festival – la visceralità del personaggio compie un percorso di autoinganni e desideri alle prese con la dura realtà che irrompe nella figura di un’invisibile ma concreta assistente sociale.

Ultimo appuntamento domenica 25 Luglio con Virus Teatrali e Teatro Insania per “Il bambino con la bicicletta rossa”, diretto da Giovanni Meola, con Antimo Casertano. Vincitore “Politai Visionari”, semifinalista In-Box, il testo, per il 70% in versi di varia natura, presenta come in un affresco i nove protagonisti di una vicenda all’epoca clamorosa, poi del tutto dimenticata: il primo rapimento di un minore finito tragicamente. Fine anni ‘60: tra politica e devianza, destra eversiva e depistaggi, un solo corpo d’attore per nove voci trasfigurate attraverso un inesausto lavoro fisico e verbale.

Per informazioni e prenotazioni si può mandare una mail a infoteatroalladeriva@gmail.com oppure telefonare a 081 868 8006.

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Il Mattino