Discantus e Vocalia celebrano l’anniversario di Jommelli all'Arciconfraternita dei Pellegrini

Per la settimana pasquale in scena L'Agonia di Cristo

L'ensemble Discantus e il coro Vocalia
Appuntamento, oggi alle 19, nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini (via Portamedina alla Pignasecca 41) per il «Concerto di Pasqua» con cui...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Appuntamento, oggi alle 19, nella chiesa della Santissima Trinità dei Pellegrini (via Portamedina alla Pignasecca 41) per il «Concerto di Pasqua» con cui sarà celebrato Niccoló Jommelli nel duecentocinquantesimo anniversario della sua morte (Aversa, 10 settembre 1714 – Napoli, 25 agosto 1774). Sul palco, l’Ensemble Discantus diretto da Luigi Grima (Antonello Grima, violoncello; Francesco Scalzo, violoncello; Mauro Russo, fagotto; Renzo Schina, contrabbasso) e il coro Vocalia, in programma l’«Agonia di Gesù Cristo» nella revisione di Pietro Andrisani.

«Le sette parole di Gesù sulla Croce» vengono «commentate» in modo teatrale ma rispettoso dell’intensità del testo. La bellezza delle melodie, l’immediatezza dell’ispirazione, la capacità creativa, la continua ricerca di realizzazioni armoniche, la naturalezza delle idee musicali rendono questa composizione una sorta di compendio di ciò che ha prodotto la gloriosa scuola napoletana del Settecento e da chi è nata. 

La particolarità della composizione si evidenzia anche nell’originalità dell’organico strumentale adoperato dal compositore: contrabbasso, due violoncelli e fagotto.

Colore e calore ottenuti con una timbrica cosi apparentemente cupa ma che, usata magistralmente, riesce a rendere il senso di inquietudine che il testo sottende e che Jommelli alleggerisce senza cadere mai nel grottesco.

Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino