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Domenica 26 settembre per la serata conclusiva della XXVI edizione del festival Ethnos si terranno 2 eventi a San Giorgio a Cremano. A Villa Bruno lo spettacolo di danza contemporanea “Nobile popolare” (ore 18 e 19.30 – ingresso 5 euro), mentre a Villa Vannucchi il concerto “A Sud di Bella Ciao” (ore 21 – ingresso 10 euro). Protagoniste della performance itinerante di danza contemporanea tutta al femminile sono Ashay Lombardo Arop, Maristella Martella e Alessandra Ardito in dialogo con la musica dal vivo di Lavinia Mancusi. A Villa Vannucchi, invece, grandi nomi del folk e della musica popolare italiana presentano “A Sud di Bella Ciao”. Un concerto speciale che prende spunto dallo spettacolo che debuttò al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 1964 e vede protagonisti Riccardo Tesi, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega, Nando Citarella, Maurizio Geri, Gigi Biolcati e Claudio Carboni. L’ensemble, per l’occasione, si arricchisce anche con la presenza di Fausta Vetere come voce e mente della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
Bella ciao è l’inno della giustizia sociale, un canto di libertà, pace, speranza e fratellanza. L'abbiamo sentita cantare nelle piazze di ogni paese, nelle manifestazioni per i diritti civili, contro l’oppressione e le tirannie; l'abbiamo risentita dai balconi e dalle finestre delle nostre città quando ci siamo dovuti serrare in una necessaria ed inattesa reclusione. Dichiara Riccardo Tesi: «Abbiamo deciso di allargare i confini di questo affresco popolare, inserendovi canti anonimi e di autori legati alla tradizione, per spingerci "a sud di Bella ciao" e trovare un filo rosso attraverso l'amore, il lavoro e la rivolta, cantati dal punto di vista del Meridione.
La XXVI edizione del festival Ethnos, programmata e co-finanziata dalla Regione Campania attraverso Scabec e dal Mic – Ministero della Cultura, è organizzata da La Bazzarra, con il contributo dei comuni di San Giorgio a Cremano e Torre Annunziata e in collaborazione con i comuni di Ercolano, Portici, la Fondazione Ente per le Ville Vesuviane, la Banca di Credito Popolare e il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
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