Napoli, «A corde spiegate» dal 24 settembre alla Chiesa di San Rocco a Chiaia

Napoli, «A corde spiegate» dal 24 settembre alla Chiesa di San Rocco a Chiaia
Tre giorni “A corde spiegate”, da venerdì 24 a domenica 26 settembre 2021, nella Chiesa di San Rocco a Chiaia di Napoli per la terza...

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Tre giorni “A corde spiegate”, da venerdì 24 a domenica 26 settembre 2021, nella Chiesa di San Rocco a Chiaia di Napoli per la terza edizione del Festival Internazionale di chitarra, prodotto dalla Fondazione Pietà de’ Turchini diretta da Federica Castaldo. Dopo le prime edizioni affidate alla consulenza artistica di Edoardo Catemario, l'edizione di quest’anno coinvolge Simone Vallerotonda. «Riprendiamo la nostra attività – sottolinea Federica Castaldo – con la programmazione di una sezione tematica, dedicata interamente agli strumenti a corda, forti del consenso, di critica e di pubblico, che questa iniziativa ha ottenuto nella passate stagioni». Il Festival presenta per questo suo terzo anno di attività un programma di tre concerti, estremamente diversi tra loro, per atmosfera, epoche e lessico musicale, nella proposta di grandi protagonisti italiani, maestri riconosciuti nella pratica dello strumento. 

“Tra Oriente e Occidente: influssi arabi e spagnoli nella musica dal ‘500 al ‘900” è il tema del festival che inizia il 24 con la chitarra di Andrea De Vitis, ideatore e protagonista del concerto “Choros y Danza". Si prosegue con “Tonadillas y Canciones” che impegna in scena il chitarrista Eugenio della Chiara e il mezzosoprano Teresa Iervolino (sabato 25, ore 19.30). Si chiude domenica 26 (ore 20.30) con “La esfachata de Napoles”, indagine sugli influssi spagnoli nella musica del ‘600 per chitarra e tiorba, con l’ensemble I Bassifondi. 

«Napoli – sottolinea Simone Vallerotonda - da sempre città aperta alle mode, alle culture, alle diversità, generosa nell’accogliere, sapiente nell’influenzare, è indubbiamente tra le città più cosmopolite d’Italia. Da capitale del Regno delle due Sicilie a baluardo moderno del Sud, ha continuamente scambiato e modellato gli influssi culturali dello “straniero” forgiandoli e plasmandoli con la sua anima antica e il suo patrimonio». Il festival si inserisce nella programmazione di “La Campania è Teatro, Danza e Musica”, promosso da ARTEC/ Sistema MED in collaborazione con SCABEC e Fondazione Campania dei Festival.

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Il Mattino