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Napoli come la vita che, si sa, è fatta a scale: “Città verticale con la sua orografia collinare aperta sul mare e sul golfo, una morfologia dei luoghi che ha caratterizzato l’evoluzione urbana del centro cittadino e della sua espansione verso l’alto” scrivono gli organizzatori del Festival delle scale di Napoli, in programma fino all’8 gennaio. Gli appuntamenti sono tanti, concerti e pièce teatrali, dibattiti e visite guidate. E molto altro, con 38 realtà che partecipano, mentre i luoghi sono tutti quelli che offrono aderenza alla mission: rampe, gradoni, pedamentine. C’è solo da scegliere tra circa 200 percorsi disseminati tra Montesanto, Pedamentina, Petraio, Moiariello, ma anche tanti altri, nascosti tra palazzi e vicoli di una città che sale e scende, continuamente, e per una volta non solo in senso figurato.
«Il Festival delle Scale di Napoli è un vero e proprio festival civico, nato dal basso, che mira a riconoscere le scale napoletane come elemento identitario forte della città non solo dal punto di vista geografico- ambientale ma anche dal punto di vista culturale e paesaggistico» dicono ancora i responsabili del coordinamento scale di Napoli, che cura la rassegna iniziata il 2 dicembre e che giunge alla XI edizione, con la collaborazione del Segretariato del Patto Europeo per il Clima, il patrocinio del Comune di Napoli e delle municipalità 2,3 e 5.
Qualche appuntamento da segnalare, tra i più suggestivi, in un programma vastissimo che si può consultare sul sito www.scaledinapoli.com.
«Il Festival delle Scale di Napoli narra la bellezza di una città attraverso gesti, racconti, immagini, forme e suoni che prendono vita lungo questi percorsi verticali, quasi un viaggio di conoscenza basato sulla esplorazione dei luoghi per coglierne la vera essenza e potenzialità ma anche per proporre una nuova visione della città e vivibilità dei luoghi».
Il tutto, dicono lgi organizzatori, in consonanza con quanto approvato nel luglio scorso dalla giunta municipale di Napoli che ha dato via libera alla progettazione esecutiva della “Città Verticale” con 7.800.000 euro del Patto per Napoli del 2016. Per offrire un progetto integrato di sistema culturale in linea col modello delle smart city, possibile risposta alla crisi economica e climatica: “Un percorso virtuoso che rilanci le scale come attrattore economico, turistico, culturale e ambientale”. Inoltre, quest’anno, hanno aderito al festival altre realtà territoriali campane e diverse iniziative si svolgeranno a Sessa Aurunca e a Sicignano degli Alburni.
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