Foqus: a Napoli Victoria Abril apre il festival di cinema spagnolo e latino americano

Foqus: a Napoli Victoria Abril apre il festival di cinema spagnolo e latino americano
Sarà l’attrice Victoria Abril, musa di Almodovar, ad inaugurare la nuova edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, in programma dal 22 al 29 luglio...

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Sarà l’attrice Victoria Abril, musa di Almodovar, ad inaugurare la nuova edizione del Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, in programma dal 22 al 29 luglio prossimi nella Corte dell’Arte di Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli di Napoli. La rassegna cinematografica, giunta a Napoli alla quarta edizione, rientra nell’offerta culturale che Foqus offre al quartiere e alla città nell’ambito dell’intenso progetto di rigenerazione urbana avviato da quasi dieci anni. In programma, grandi classici e le migliori opere del cinema spagnolo e latinoamericano della produzione più recente, premiate nei principali festival europei e dal pubblico internazionale. Madrina d’onore della manifestazione è l’attrice spagnola che con il regista Pedro Almodovar ha girato grandi successi come «La legge del desiderio», «Legami!», «Tacchi a spillo» e «Kika», e che sarà ai Quartieri Spagnoli nella serata inaugurale del Festival per ricevere il premio alla carriera «Cuore di Napoli» e per presentare il film «Ternosecco», commedia di Giancarlo Giannini del 1986 ambientata a Napoli negli anni Ottanta, che vede protagonista la stessa Abril. Sabato 23 sarà, invece, la volta di El buen patrón di Fernando León de Aranoa, trionfatore agli ultimi premi Goya con un magnifico Javier Bardem che, a quasi vent'anni da «I lunedì al sole», tornano a parlare del mondo del lavoro, ma questa volta sono dall'altra parte della barricata, da quella del padrone, di colui licenzia. Domenica 24, invece, sarà proiettato Hugo in Argentina, il film di Stefano Knuchel sui ruggenti anni vissuti in Argentina da Hugo Pratt, indiscusso maestro del fumetto italiano e creatore di Corto Maltese. Il giorno successivo, lunedì 25, tocca a Neus Ballús, regista catalana, con il suo terzo lungometraggio «Seis días corrientes», in concorso al «Festival di Locarno», che, a dispetto del titolo , trabocca di originalità, audacia e una folle voglia di raccontare ciò che è straordinario nella vita quotidiana. Ancora una storia ambientata in Catalogna martedì 26, con la proiezione Alcarràs di Carla Simón, recente vincitrice dell’Orso d’Oro a Berlino, con un affresco meticoloso di quel lembo di Spagna e delle lotte quotidiane di un gruppo di coltivatori di pesche che si spinge ai limiti del cinema contemplativo, di stampo quasi documentaristico.

Grande serata mercoledì 27 a partire dalle 20.30 con l’esibizione della Banda de música de Higueruela, una quarantina di elementi, tra fiati, ottoni e percussioni, provenienti dalla comunità autonoma di Castiglia-La Mancia. In programma, alle 21.30, la proiezione di Buñuel, un cineasta surrealista di Javier Espada, già presentato con successo di critica e pubblico a Cannes, che sarà introdotta dal critico Goffredo Fofi, uno dei maggiori esperti delle avanguardie del cinema francese degli anni Venti del ‘900 e di Buñuel, in particolare. Giovedì 28 sarà la volta di Competencia Oficial dei filmmaker argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat, ritratto beffardo del cinema, del suo pubblico, dei premi e della stessa vita, con la collaudata coppia Penelope Cruz e Antonio Banderas. Il dissacrante manifesto antiborghese di Buñuel, El angel sterminator, chiuderà venerdì 29 la rassegna.

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Il Mattino