Francesco Rosi, l'omaggio a Napoli della Fondazione Eduardo De Filippo

Tanti protagonisti della scena attesi all’incontro dedicato al grande regista

Il regista Francesco Rosi
«Ma io nasco con il teatro!» così Francesco Rosi definisce l’inizio di una straordinaria carriera che lo avrebbe portato, di lì a poco, ad essere...

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«Ma io nasco con il teatro!» così Francesco Rosi definisce l’inizio di una straordinaria carriera che lo avrebbe portato, di lì a poco, ad essere annoverato tra i grandi maestri del cinema mondiale. Un’affermazione che Giuseppe Tornatore riporta nel volume «Io lo chiamo cinematografo» (Mondadori, 2014), il libro-intervista, insieme autobiografia e saggio critico, in cui Rosi racconta all’amico regista tanti passaggi significativi della propria vita e del suo mestiere.

Ed è proprio da questa affermazione che si prende spunto per introdurre il tema dell’omonimo focus con cui, lunedì 20 marzo (alle ore 17:00), dopo le giornate dedicate alle proiezioni della sua trilogia eduardiana, si conclude l’omaggio con il quale la Fondazione Eduardo De Filippo ha voluto celebrare Francesco Rosi in occasione del centenario della nascita. «Ritrovare il piacere dei tempi del teatro – per dirla con le parole del grande regista - i suoi ritmi, le sue parole, i suoi gesti, che sono diversi da quelli del cinema. Scegliere quello che si vuole raccontare quando non si è più giovani impegna maggiormente la propria responsabilità».

Al primo piano dello storico Palazzo Scarpetta di Via Vittoria Colonna, alla presenza di tanti protagonisti della scena, si introdurrà l’argomento dell’incontro, «informale – sottolinea Tommaso De Filippo (presidente della Fondazione che qui ha sede) - proprio come Franco avrebbe desiderato che fosse». Un’occasione per ripercorrere emozioni e sensazioni, tra ricordi ed aneddoti personali, per tanti artisti tra quelli che con Francesco Rosi hanno condiviso l’esperienza e la responsabilità di portare in scena alcuni tra i testi più importanti di Eduardo De Filippo, capolavori assoluti del nostro Teatro. Per l’occasione saranno proiettate, inoltre, sequenze filmate del backstage in cui Luca De Filippo contestualizzava il «dietro le quinte» degli allestimenti teatrali delle commedie di Eduardo messe in scena da Francesco Rosi per la sua Compagnia, la Elledieffe, tra il 2003 e il 2008. «Termina così – conclude Francesco Somma, direttore della Fondazione - nelle stanze che furono l’appartamento di Titina De Filippo e di sua madre Luisa, un ciclo, particolarmente amato e seguito dal pubblico, attraverso il quale si è voluto testimoniare il segno profondo che Francesco Rosi ha lasciato anche nel nostro Teatro».

Ingresso gratuito (l’accesso del pubblico è consentito dalle ore 16.30, fino ad esaurimento posti a sedere). Info: tel. 081 2189577 –www.fondazionedefilippo.it

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Il Mattino