Gleijeses incanta la platea di Capri con le sue «Anime Pezzentelle Blues»

Gleijeses incanta la platea di Capri con le sue «Anime Pezzentelle Blues»
Geppy Gleijeses, mattatore delle notti capresi di fine estate, con le sue “Anime Pezzentelle Blues”, ha regalato ieri sera, dalla magnifica terrazza...

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Geppy Gleijeses, mattatore delle notti capresi di fine estate, con le sue “Anime Pezzentelle Blues”, ha regalato ieri sera, dalla magnifica terrazza dell'Hotel Caesar Augustus, alle porte di Anacapri, un affresco della Napoli del secolo scorso, agli ospiti del Festival internazionale di Capri. Grazie all’accompagnamento dei giovani musicisti Enrico Valanzuolo (tromba), Riccardo Schmitt (batteria), Eunice Petito (piano), con la regia di Roberta Lucca, Elisabetta Mirra, Agostino Pannone, ieri sera il grande attore e regista, direttore artistico della kermesse “Il Canto delle Sirene”, giunta quasi a conclusione, si è esibito in un reading cantato in cui ha rievocato attraverso testi storici, parole e suoni, le anime purganti più inquiete di Napoli: le “anime pezzentelle”.

Quelle che per la tradizione partenopea sono anime che non trovano pace, che abitano il cimitero delle Fontanelle, ma pur sempre nel Purgatorio e non in un girone infernale. Geppy Gleijeses, premiato quale migliore attore europeo nel 2018 dall’Accademia Medicea Europea, attore, regista, drammaturgo, imprenditore teatrale, con tre musicisti al piano, batteria e tromba, ha rievocato queste anime vaganti, portandole sul palcoscenico e con la sua arte, le ha fatte ritrovare nella nostra stupefazione come tanti personaggi in cerca d’autore. Così nello spettacolo sono stati reinterpretati “i cecati” di Viviani e Di Giacomo, i travestiti di Ruccello, i transeunti di Moscato, le poesie proibite di Ferdinando Russo, l’addio a Napoli e alla moglie di Libero Bovio, il mare di Pino Daniele, ‘O mare di Eduardo, le lacrime napoletane di Roberto Murolo, il vaporetto che salpa da Capri di Alfredo Guarino.

Il Festival Internazionale di Capri avrà un’ultima tappa sull’isola azzurra, domani 19 settembre, con un evento unico nel suo genere: un concerto nella grotta azzurra, dove nell’antro magico, risuoneranno le meravigliose melodie della tradizione canora ottocentesca napoletana, con le voci di Mario Maglione e Fiorenza Calogero e l’accompagnamento di due chitarre di cui una solista. La kermesse delle arti “Il Canto delle Sirene”, terminerà a Procida, domani sera, 19 settembre, nella Piazza Marina Grande di Procida, dove andrà in scena “Il Malato immaginario” di Molière con Emilio Solfrizzi, regia di Guglielmo Ferro, che farà da preludio alle manifestazioni per “Procida capitale della Cultura italiana 2022”. La manifestazione artistica diretta da Geppy Gleijeses è promossa dalla Regione Campania con il patrocino dei Comuni di Capri, Anacapri e Procida e la collaborazione della Direzione regionale Musei Campania e della Certosa di San Giacomo.

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Il Mattino