"Hippoi", le nove opere equestri dello scultore dei metalli Felice Meo in esposizione ai Giardini Ravino di Forio

nella foto a sin. lo scultore Felice Meo
Si è inaugurata ai Giardini Ravino di Ischia e con grande successo di pubblico, la mostra "Hippoi" dello scultore Felice Meo. "Hippoi" è...

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Si è inaugurata ai Giardini Ravino di Ischia e con grande successo di pubblico, la mostra "Hippoi" dello scultore Felice Meo. "Hippoi" è dedicata ad un essere, il cavallo, dalla forte simbologia, indissolubilmente legato all'uomo, che ai Giardini Ravino ha trovato il luogo adatto di espressione creativa "con l'Arte che - ha detto il noto artista - incontra la Natura, in un mutuo e intenso dialogo. Ringrazio la famiglia D'ambra per aver reso possibile tutto ciò insieme alla curatrice della mostra Mariangela Catuogno, ma anche quanti con affetto hanno partecipato all'inaugurazione". I Giardini Ravino, splendido esempio di giardino botanico di piante succulente, hanno dunque voluto ospitare e promuovere la mostra di Felice Meo, nei nuovi spazi adibiti ad esposizione, a cura dell'architetto Mariangela Catuogno.

L’artista isolano, noto per le sue sculture in metallo riciclato, per la sua personale ha scelto come tema della mostra i cavalli (Hippoi in greco classico), animali sensuali ed eleganti, simbolo di potere e prestigio, espressione della bellezza e della perfezione. Il cavallo è uno dei simboli più antichi dell’iconografia artistica ischitana, utilizzato a partire dall’epoca greca e disegnato sui crateri, motivo-firma degli artisti pithecusani, insieme ai cavalli resi noti dalla letteratura mondiale e dalla storia dell’uomo, ispira lo studio anatomico dell’artista e diventa lo strumento per narrare i suoi stati d’animo: nell’impetuosità il soffio vitale, nell’eleganza dei movimenti la grazia e la bellezza del creato, nell’indole l’intensità dell’azione e il coraggio di costruire il futuro.

Forma e sentimenti sublimano e diventano il mezzo per indagare l’animo umano: obiettivo dell’artista è una narrazione evocativa, intensa in cui l’individuo trova nell’animale il suo alter ego. La mostra, composta da nove sculture, si esprime attraverso l’equilibrio tra l’idea e la materia, una ricerca di conoscenza e di perfezione che torna a vivere in una nuova forma del tutto inedita grazie all’abilità dell’artista, e sarà visitabile negli orari e nei giorni di apertura del noto parco botanico di Forio.

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Il Mattino