I Fleurs di Riccardo Monachesi in mostra al Grand Hotel Parker’s

I Fleurs di Riccardo Monachesi in mostra al Grand Hotel Parker’s
Mercoledì 6 dicembre alle ore 18.30 presso il Bidder’s Bar si apre la mostra di Riccardo Monachesi al Grand Hotel Parker’s di Napoli....

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Mercoledì 6 dicembre alle ore 18.30 presso il Bidder’s Bar si apre la mostra di Riccardo Monachesi al Grand Hotel Parker’s di Napoli. L’artista espone per la prima volta in città e presenta Fleurs una raccolta di Fiori e Pneuma in ceramica, sua materia d’elezione. L’idea di base di Riccardo Monachesi è quella di “progettare l’emozione”, una poetica che porta avanti da quarant’anni con pezzi evocativi e di grande fascino. La mostra occupa in una sorta di percorso itinerante i vari spazi dello storico cinque stelle: dalla grande hall al roof top in un crescendo di emozioni tattili e visive. I pezzi di Monachesi – eleganti nei colori e nelle morbide forme – ben si integrano agli arredi d’epoca e alle suggestioni Liberty dell’hotel, icona di accoglienza raffinata dal 1870.

 

Grande l’entusiasmo dell’hotel Manager del Grand Hotel Parker’s Antonio Maiorino che, con queste parole presenta l’artista: «Riccardo Monachesi, scultore che plasma la ceramica, sua materia d’elezione, espone per la prima volta a Napoli. Si percepisce nell’intenso corpus di opere presenti al Grand Hotel Parker’s quanto l’artista sentisse una manque à être, un mancato incontro con una città che egli adora e che lasciava nell’artista l’inquietudine del desiderio. A questa pulsione egli risponde con respiri e fiori, in una semiotica che incardina ciò che è materialmente presente ad altro che è assente, a trasformare l’acqua e l’argilla fino a farla divenire vuoto, quel vuoto che tanto riempie la città di Napoli, quella privazione sotterranea che da sottrazione si fissa in una trama che dal mondo infero si dipana e diventa concreta, alla ricerca della luce, nel paradiso abitato da diavoli. I Fleurs e i Pneuma di Monachesi dialogano su questa stratificazione, respiri che soffiano su petali declinati nei colori di questa terra, in un processo alchemico rivelato e chiarificatore che però si interseca fino ad approdare all’oro in quella brezza mediterranea che è anche spirito». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino