Pompei. I misteri della Sindone «svelati» nella mostra su «Il Libro Sindonico» in programma da domani all'ombra del Santuario della «Regina del...
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Le conclusioni saranno tratte da Monsignor Tommaso Caputo, Arcivescovo Prelato di Pompei. Sarà presente il Direttore del Centro Internazionale di Sindonologia, Gian Maria Zaccone, storico ed organizzatore della msotra, che racconterà del libro sindonico nei secoli. «Centinaia sono i libri che autori di ogni levatura hanno dedicato al Lenzuolo conservato a Torino – considera Zaccone – Solo tra il Cinquecento e il Seicento oltre 400 testi hanno trattato, parlato o anche solo citato la Sindone. Si tratta di manuali, libri di storia, omelie e panegirici». Ma è dopo la prima fotografia della Sindone, a opera di Secondo Pia, nel 1898, che s’impone sulla scena la letteratura scientifica. «Ancora oggi è per molti versi prevalente – prosegue Zaccone – Sono opere di valore diverso, che per la maggior parte affrontano il problema della cosiddetta autenticità, cioè della possibilità che, come vuole la tradizione, il Lenzuolo abbia avvolto il corpo di Gesù nel sepolcro e, dunque, ne conservi l’immagine». Nel trascorrere del tempo il libro è sicuramente stato il più incisivo metodo per diffondere la conoscenza della Sindone. «Ma quanto più importa – sottolinea Zaccone – è che, divulgativi o scientifici, i libri si sono dovuti confrontare con la realtà di Cristo». I motivi sono evidenti: «Quella figura impressa sul Lenzuolo rimanda con immediatezza e concretezza alla vicenda del Dio fatto Uomo. Perché la Sindone, come disse San Giovanni Paolo II, è specchio del Vangelo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino