Il festival di circo e di arte di strada invade il parco Don Gallo di Soccavo

Rassegna a cura della Baracca dei Buffoni

Il festival a Soccavo
Trampolieri, giocolieri, musicisti, performance e spettacoli di bolle di sapone, mangiafuoco, funamboli e danza aerea: il 3 gennaio il "Festival di circo e arte di...

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Trampolieri, giocolieri, musicisti, performance e spettacoli di bolle di sapone, mangiafuoco, funamboli e danza aerea: il 3 gennaio il "Festival di circo e arte di strada" ha invaso il parco Don Gallo di Soccavo. Il festival, ad ingresso libero e andato avanti fino a tarda sera, è a cura della compagnia Baracca dei Buffoni, mentre l’organizzazione è a cura della IX Municipalità.

Ad aprire l'evento "Fleur - Parata poetico sensoriale”, uno spettacolo ispirato alla bellezza dei fiori, di grande impatto poetico-emozionale. Un costruttore d’incanto, con il suo magico innaffiatoio, diventa giardiniere e viene accompagnato da fiori giganti, indossati da trampolieri e magici personaggi,
portando con sé musica e profumi. La semina, la fioritura e la composizione floreale diventano il motivo che scatena i cinque personaggi in una serie di coreografie e interazioni con il pubblico. Il pubblico si è abbandonato all’atmosfera sognante e si è lasciato condurre in un mondo fantastico fatto di poesia, profumi e amore.

A seguire, "Namnesia arealiste - Capovolgere, invertire e stravolgere!", un corpo “rotolante” in continua ricerca del giusto equilibrio, che capovolgendo la schiena e la testa diventa il primo investigatore dei campi gravitazionali, scivolando, rotolando e sfregando. Stravolgendo la base di appoggio addirittura non più al pavimento, ma sospeso ad un trapezio ed una corda, il desiderio di svariate visioni da punti differenti è finalmente appagato: e "Simone Romano in Hop Hop Verticalismo" con uno spettacolo basato sulle arti circensi, sul gioco di clown e sull'interazione con il pubblico. Le tecniche circensi utilizzate sono la giocoleria, il verticalismo, la manipolazione di oggetti e il gioco clownesco. La scelta di non usare la parola porta lo spettacolo su un livello gestuale e visuale, ha permesso allo spettatore di entrare empaticamente in contatto con l'artista e con il suo mondo immaginario.

A continuare il viaggio circense, "Il Sogno - La manipolazione del fuoco”, lo spettacolo di strada adatto a tutta la famiglia, creato con un lavoro di ricerca ed esperienza diretta durato dieci anni, che usa le tecniche e la struttura tipica della street performance e del cerchio per portare la magia del fuoco a un pubblico molto vasto. La giocoleria classica con oggetti infuocati si alternata a effetti pirici e un grande contatto emozionale con il pubblico, senza tralasciare la componente più importante: un messaggio solido e positivo da condividere e ricordare!

In chiusura "Mark di Giuseppe One man Band" che con differenti spettacoli e differenti strumenti, “uomo-orchestra”, riesce a suonare la chitarra insieme e contemporaneamente alla batteria, al trombone, la tuba, il flauto di pan, vari fischietti, flauti e effetti sonori elettronici. Il suo repertorio varia dalla musica napoletana al jazz, dal blues ai classici italo- americani, dal rock al pop e musica classica il tutto con l’impronta sonora bizzarro-creativa; "Conte Bollicin", che è entrato in scena presentandosi, con un cilindro spara bolle ed un bastone da passeggio spara bolle, si è predisposto dietro un piccolo tavolino dove ha creato un universo di bolla, la bolla fumo, impasto di bolla, gelato di bolla, la fisarmonica bolla ed altre magie; e "Kaos - Fantasista", un giullare, un clown o un imbonitore con una lingua a sonagli: un personaggio unico nel suo genere, un clown sassofonista che unisce il possibile all’impossibile il sociale all’antisociale, un viaggio nell’arte dell’Augusto, un personaggio tipico dello spettacolo di strada e di pista.

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Il Mattino