“Il sogno di Morfeo” di Antonio Piccolo il 7 luglio a Capodimonte

“Il sogno di Morfeo” di Antonio Piccolo il 7 luglio a Capodimonte
I sogni cambiano col tempo, da immagini dolci e rasserenanti a incubi raccapriccianti: “Il sogno di Morfeo” di Antonio Piccolo, in scena con Antonia Cerullo,...

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I sogni cambiano col tempo, da immagini dolci e rasserenanti a incubi raccapriccianti: “Il sogno di Morfeo” di Antonio Piccolo, in scena con Antonia Cerullo, Mario Autore, Melissa Di Genova, Emilio Vacca il 7 luglio al giardino paesaggistico Porta Miano a Capodimone alle 22.30 per Campania teatro festival con Teatro in fabula. 

Il dio Morfeo, sua sorella Notturno e l'assistente Artemidoro di Daldi intenti a inviare sogni ai mortali, procedura che mescola la loro fantasia divina con le immagini e le percezioni immagazzinate dagli stessi sognatori in stato di veglia, nella loro vita cognitiva. Peccato che i sogni siano cambiati, un tempo colorati e pieni di fantasia, adesso la maggior parte dei sogni non è altro che un accumolo di grigi e mediocri incubi quotidiani riversati nell'inconscio. Il problema è la vita degli uomini che non gli consente di ampliare la mente all'immaginazione.  

Morfeo non sa come vernirne a capo, sconfortato dalla mancanza di fantasia dei terresti, una soltanto riesce ancora a sconfinare con l'immaginazione: Alice, che non soltanto riesce a produrre dei sogni meravogliosi, ma anche a controllarli. C'è un problema, però, il suo ultimo sogno sembra non finire mai. Così, Morfeo si adopera insieme alla sorella e all'assistente per svelare l'arcano: Alice non sta dormendo, è in coma. I tre decidono di cercare di svegliarla e, così, salvarla, ma sann di aver bisogno di aiuto per riuscirci. La dena del Sonno è a Bubastis, nell’antico Egitto, nell’antro di Bastet ed è lì che vanno.

La dea è una strana creatura, enorme, metà gatta e metà umana, che parla un linguaggio criptico da indovina, un po' come la sfinge. L'incontro con la dea del Sonno non è che la prima tappa che i tre dovranno affrontare per riuscire a salvare la loro sognatrice preferita e, forse, tutti i sognatori.

Lo spettacolo ha il sostegno del Mibac e Siae nell’ambito del programma “Per chi crea” e dell’Asilo - Ex Asilo Filangieri.

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Il Mattino