La musica di Enrico Caruso unisce Paesi e popoli diversi. Dall’Italia alla Tunisia passando per la Corea del Sud. È la magia di «Caruso is back», rassegna...
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E sarà proprio la canzone di Lucio Dalla dedicata al tenore partenopeo ma cantata in arabo, ad aprire la rassegna con il balletto della Sahara Dancer: “Sarà un doveroso omaggio alla console della Tunisia a Napoli, Beya Ben Abdelbaki – spiega l’ideatore della rassegna, Ciro Lucioli (entrambi in foto) – che ha accettato con grande entusiasmo il nostro invito e che si è detta onorata di poter rappresentare il proprio Paese in occasione del ricordo di Caruso, un emigrante italiano in cerca di fortuna come emigranti in cerca di una vita migliore sono quei cittadini che vengono in Italia per scappare dalle loro nazioni in guerra”.
La serata proseguirà con l’esecuzione dell’inno italiano ad opera di Erika Maggio, accompagnata per l’occasione della Fanfara dei Bersaglieri. Saliranno sul palco anche i tenori Ivan Lualdi, Mauro De Santis e Choi Byungjun e il mezzo soprano Chiara Marrone che eseguiranno in tutto sedici brani portati al successo da Caruso tra melodie della musica napoletana e romanze. Durante la serata saranno premiati anche l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele; il pasticciere Sabatino Sirica; la giornalista Rosaria Nesta; lo psicologo e progettista Giuseppe Errico; gli emigranti Emilia La Pegna e Sam Lucioli; l’imprenditore Antonio Apuzzo. Alla serata ha dato la propria adesione anche il professore Aldo De Gioia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino