La sorpresa di Galliano al Sannazaro con il nuovo melotowne

Nel recital del musicista di origini italiane un'armonica elettronica oltre la tradizionale fisarmonica: "Nel mio tango il mare Mediterraneo"

Richard Galliano (foto di Giancarlo De Luca) al Teatro Sannazaro di Napoli
Non solo l’amata fisarmonica per Richard Galliano al Sannazzaro, l’altra sera. Il celebre musicista francese di origini italiane si è presentato al pubblico...

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Non solo l’amata fisarmonica per Richard Galliano al Sannazzaro, l’altra sera. Il celebre musicista francese di origini italiane si è presentato al pubblico dell’Associazione Scarlatti che lo ha ospitato nella sua stagione, con un piccolo melotowne, una sorta di armonica a bocca elettronica con la quale ha eseguito due notissimi brani: “Moon river” di Henry Mancini (colonna sonora di “Colazione da Tiffany”) e “Le foglie morte”, celebre anche per i versi di Prevert e per aver fatto da sfondo a un film di Carné, “Mentre Parigi dorme”, con la voce di un giovane Yves Montand. Ma se nelle due canzoni proposte con quello che lo stesso maestro ha definito 'lo strumentino' sono stati ripercorsi nella memoria i motivi resi celebri dal grande schermo, è l'intera colonna sonora della vita di Galliano e i cinquant'anni di carriera che il fisarmonicista propone nel recital intitolato “Passion Galliano”. La scaletta scritta su un foglietto poggiato sul pavimento del palcoscenico, i microfoni sistemati a destra e sinistra per amplificare al meglio il suono della sua vecchia Victory a pulsanti, il fisarmonicista spazia tra gli hit dell'amico Astor Piazzolla (da “Oblivion” a “Libertango”) fino a Satie soffermandosi su pezzi composti da lui stesso in un tourbillon di note, stacchetti, ritmi cadenzati dal mantice dello strumento e molto humor. Con la conclusione affidata a "Tango pour Claude". “L'ho scritto io tempo fa – ha raccontato - e non c'è recital in cui non lo abbia proposto perché lo sento particolarmente vicino. E naturalmente, Napoli non può mancare. In fondo il mio è un tango mediterraneo, il mare torna sempre nelle mie note come le radici italiane della mia famiglia”.
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Il Mattino