«Labor», all’Accademia di Belle Arti di Napoli le opere degli studenti in mostra

In mostra, i lavori degli allievi dei laboratori della Scuola di Didattica dell’arte

«Labor»
Inaugurata ieri, 8 marzo, la mostra «Labor», collettiva delle allieve e gli allievi dei laboratori della scuola di didattica dell’arte dell’Accademia...

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Inaugurata ieri, 8 marzo, la mostra «Labor», collettiva delle allieve e gli allievi dei laboratori della scuola di didattica dell’arte dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. A mezzogiorno, con i saluti istituzionali del direttore Renato Lori e la coordinatrice della scuola Donella Di Marzio, ha preso il via la fruizione di un’esposizione di circa 150 elaborati, tra tele e sculture, realizzati da giovani studenti. 

Per l’occasione, i tre curatori e insegnanti, Christian Leperino, docente di scultura per la didattica e tecniche della scultura; Antonio Manzoni docente di laboratorio di scultura per la didattica e Mauro Maurizio Palumbo, docente di pittura, hanno, in una visione sinergica, trasformato un’aula in un laboratorio e, successivamente, in un accogliente spazio espositivo. 

L’obiettivo è stato quello di dare la possibilità agli studenti di vivere la dimensione laboratoriale a 360 gradi: dalla ricerca alla sperimentazione, dalla progettazione alla produzione, fino all’allestimento e all’esposizione. Una sinergia, che ha visto dialogare i docenti e i discenti in un’ottica di cooperazione e condivisione di spazi fisici e mentali. Il direttore Lori, entusiasta della mostra, ha dichiarato: «Credo sia fondamentale la presenza dei laboratori nella scuola di didattica, la dimensione del fare. Ed è bello vedere uno spazio così allestito e vissuto. È una mostra piacevolissima. Dovrebbero essercene di più così in Accademia».

Ma la mostra «Labor», durata solo un giorno, per dare la possibilità di ripristinare l’aula per le funzioni didattiche, non si conclude, proseguendo all’esterno, in un luogo particolare. Come ha, infatti, affermato il professor Mauro Maurizio Palumbo: «La mostra continuerà con una progettualità extra accademia ed alcune delle opere esposte entreranno a far parte di una mostra temporanea allestita in una sala d’attesa di un reparto day hospital oncologico dell’ospedale Monaldi - Azienda Ospedaliera dei Colli. Abbiamo accolto – continua - la richiesta della dottoressa Maria Paola Garofalo, presidente di «Koinè-insieme con l’ammalato», di portare il nostro colore, l’energia dei giovani creativi, in un luogo di sofferenze. Quindi la funzione dell’arte che esce dal laboratorio e arriva sul territorio per il territorio». 

«Labor» è dunque un progetto, un racconto che diventa testimonianza di un fare arte, non solo a livello concettuale, ma anche sociale con risvolti attuativi e di lodevole importanza.

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Il Mattino