Le opere di Assisi e Cipolla raccolte in un catalogo del MANN

Le opere di Assisi e Cipolla raccolte in un catalogo del MANN
L’indagine sul significato della fuga e l’anima delle statue, risvegliate dal sonno di marmo a cui sono destinate: “Fuga dal museo…” e...

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L’indagine sul significato della fuga e l’anima delle statue, risvegliate dal sonno di marmo a cui sono destinate: “Fuga dal museo…” e “Fantasmi a Pompei” sono le due mostre di Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla (anno 2020 l’uno e 2019 l’altro) esposte nelle sale del museo archeologico e all’interno della galleria Principe, oggi raccolte nel catalogo presentato il 4 maggio alle 16 al MANN.

“Fuga dal museo” analizza il concetto di fuga e permette alle statue del museo archeologico di oltrepassare i confini museali per invadere, o meglio esplorare, la città: così ecco che le opere, prevalentemente della collezione Farnese, si ritrovano affacciate a un balcone in via Chiaia, oppure passeggiano sul Lungomare, mangiano una pizza, visitano mercatini. Il senso è chiaro: le opere sono vicine al pubblico e il museo parla la lingua di tutti, cominciando dal suo quartiere di riferimento. Ma ancora, le statue umanizzate rappresentano il punto di contro tra due epoche, quella contemporanea e l’antichità: il vero patrimonio, quindi, non è soltanto nell’antico ma anche nel nuovo, nella collettività.

“Fantasmi a Pompei”, invece, riporta gli affreschi e i mosaici romani della città distrutta dal Vesuvio, fianco a fianco con i turisti che visitano i resti archeologici. Quarantuno gli scatti realizzati dagli artisti sull’antica Pompei, rielaborati al computer attraverso tecniche digitali così da introdurre le raffigurazioni delle opere rendendole evanescenti e lasciando che interagiscano con lo spazio circostante.  

Nel catalogo, edito da Valtrend Editore, il lettore può rivivere entrambe le mostre, pagina dopo pagina, permettendo alle opere di interagire di nuovo con i propri visitatori.

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Il Mattino