Una nuova finestra sull’arte contemporanea: è quella aperta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli da Pierre Peyrolle, la cui esposizione racconterà fino al...
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Interprete di una pittura colta, che rielabora suggestioni provenienti dalla storia dell’architettura e dell’archeologia europee, l’artista francese è stato infatti il protagonista del vernissage promosso da Generoso e Roberto Di Meo ed al quale hanno preso parte numerosi habitué degli appuntamenti dedicati all’arte contemporanea.
VernTra questi, accolti dal direttore del MANN Paolo Giulierini e tanti fedelissimi degli happening promossi dall’associazione culturale Di Meo Vini Ad Arte come pure Nanni Rondanini, Sangrina Croce, Annamaria Visocchi, Santina Importa, Ludovico Solima, Massimo Listri, Cesare Cunaccia, Trude Tortora, Giovanni Lombardi, Tullia Passerini, Pierfrancesco Peluso, Maria Di Pace, Nicola Tartaglione, Piera Leonetti, Sergio Attanasio, Giorgio Nocerino, Alfredo Barone Lumaga, Ludovica Grisi, Elyse Brancaccio, Salvatore Vitullo, Emilia Acquaviva, Paola Saladino e tanti altri che si sono trattenuti nelle sale del museo per scoprire insieme all’autore una mostra senz’altro interessante, la cui ricerca di concentra sullo studio del paesaggio, che è costellato di presenze-simbolo, e sulla combinazione dei colori nella pittura con una preferenza per le tonalità calde. Un’armonica rielaborazione di suggestioni colte insomma, capaci d’immergere il quadro in una dimensione sospesa e metafisica. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino