Un nuovo appuntamento con l’arte contemporanea per gli habitué di Casamadre, la galleria di Palazzo Partanna dove Edoardo Cicelyn ha ospitato stavolta la prima...
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Stefano Arienti infatti nelle sue immagini insegue, come spiegano i curatori della mostra, «il tratto più comune, il poco che può accadere, se non proprio il niente che le distingua».
Dettagli, scorci, residui di visioni passeggere inquadrate quasi d’istinto e senza troppo pensiero aiutano l’artista riflette con leggerezza ed acume sul concetto di realtà di cui può disporre e sui limiti che sarebbe illusorio credere di poter oltrepassare.
La stessa riflessione che ha accomunato, nelle sale di Casamadre, i numerosi appassionati d’arte che anche stavolta hanno raccolto l’invito ad un vernissage affollato e dal parterre internazionale di cui hanno fatto parte anche Paolo Macry, Angela Tecce, Antonio Bassolino, Annamaria Carloni, Eugenio Giliberti, Giampiero Lauro, Rossella Raiola, Luca Rivelli, Gloria Pastore, Danilo Ambrosino, Raffaella Leveque, Lucio Turchetta, Rosalba Impronta, Luca Manzo, Alessia Cattaneo della Volta, Franco Rendano, Loredana Di Persia, Fabio Dumontet, Giorgio Nocerino e tanti altri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino