L'esercito dei 100 aspiranti comici è schierato compatto all'esterno del teatro Cilea già alle 9 del mattino. C'è chi è partito in piena...
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Una parata di cabarettisti che promuoverà qualche elemento già nel cast di questa nuova stagione. «Siamo rimasti colpiti dalla qualità», sottolinea Nando Mormone, «noi cerchiamo talenti durante tutto l'anno ma periodicamente apriamo a tutto il Sud, e non solo, con giornate di provini. Il 16 marzo faremo un'altra giornata di audizioni dedicata al Centro Nord, forzatamente posticipata per via del coronavirus. A proposito della fobia da contagio, abbiamo avuto alcuni monologhi dedicati proprio all'allarme di questi giorni. Poi c'è chi ha portato una rivisitazione della macchietta, chi ha trasformato in modo comico i testi di canzoni famose».
I candidati dei provini avevano pochi minuti a disposizione, ma per qualcuno è stata fatta un'eccezione. Come per l'undicenne Gerardo Mosiello, baby cabarettista, capelli lunghi, parlantina sciolta e un'attitudine che ha sorpreso la giuria. Accompagnato dalla madre, Immacolata Riccio, ha portato un monologo di cui è anche autore, sulla zia 94enne. «I provini erano dai 18 anni in su, ma noi abbiamo inviato preventivamente un suo pezzo tratto da uno sketch di Troisi», spiega la madre: «È piaciuto e hanno fatto uno strappo alla regola. Durante il suo numero ho visto la giuria davvero colpita e speriamo possa accadere qualcosa. Ha mostrato queste qualità comiche fin da piccolissimo ed è abituato ad esibirsi perché accompagna il padre Enrico, che è cantante e chitarrista, durante alcune serate. Frequenta l'accademia del teatro Totò ma è bravo anche a scuola. Di recente ci ha sorpreso con queste qualità da autore, che credo siano rare a quest'età».
Dagli 11 anni di Gerardo ai 64 anni di Andrea Zappelli, pensionato «ed ex avvocato a tempo perso», precisa. «La mia passione è sempre stata questa. Ci provo da 40 anni, non mi sono mai arreso. Faccio animazione, feste, villaggi. E mi presento ai provini. Porto sul palco un esperimento, ovvero trasferire l'atmosfera magica dei villaggi turistici su un palco. Made in Sud? È il top, sarebbe un punto di arrivo della mia vita più che della mia carriera», conclude con un sorriso amaro. C'è anche chi propone un pezzo sul movimento politico delle Sardine: sono i Messi a Caso, ovvero Carmine Bassolillo, Francesco Esposito e Serena D'Alessio, poco più che ventenni. «Ci ha incuriosito l'esplosione di questa organizzazione che predica per una politica meno aggressiva e l'abbiamo analizzata in chiave comica».
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Il Mattino