"Mare Dentro", le foto degli studenti raccontano la nuova Scampia

La mostra nella nuova facoltà di medicina è stata inaugurata da Oliviero Toscani

Gli organizzatori della mostra "Mare dentro"
La fotografia trova casa a Scampia, grazie alla mostra “Mare Dentro” realizzata dai giovani under 18 della istituto “Ilaria  Alpi - Carlo Levi”. Ad...

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La fotografia trova casa a Scampia, grazie alla mostra “Mare Dentro” realizzata dai giovani under 18 della istituto “Ilaria  Alpi - Carlo Levi”. Ad inaugurare l’allestimento Oliviero Toscani, fotoreporter celebre in tutto il mondo per le sue campagne di denuncia sociale, a cui è spettato anche il ruolo di premiare i migliori scatti.

L’allestimento, che rientra nell’ambito del progetto  “Tutt’ egual song’ e criature”, mira a restituire un’immagine diversa di Scampia, più realistica e distante dallo stereotipo criminale che troppe volte le viene attribuito.

“Sono venuto a fotografare i volti puliti dei giovani del quartiere, noti in tutto il mondo per essere dei criminali, cosa che non trovo giusta”, spiega il fotografo.


Fortemente simbolico allora, che la mostra sia andata in scena nella nuova sede della facoltà di medicina della Federico II, inaugurata il 17 ottobre 2022. Un’altra testimonianza di come Scampia, pur rimanendo un territorio complesso e con le sue contraddizioni, oggi sia un quartiere ben diverso rispetto a quello martoriato dalle faide di camorra e dalla criminalita. 


“Oggi siamo qui perchè crediamo nel riscatto, nell’educazione, nella cultura e nell’istruzione - dice Alessandra Clemente,  presidente della fondazione Silvia Ruotolo Onlus e consieliere comunale di Napoli. - Questo significa dare alle giovani generazioni gli strumenti per spezzare quelle pagine del passato che non devono essere il nostro presente”.


L’iniziativa nasce grazie agli sforzi di Smean Energy Scarl, che insieme alla fondazione Silvia Ruotolo e alla Rete Pangea mirano ad un miglioramento della qualità della vita del rione attraverso progetti ed iniziative.  Tra le priorità la creazione della prima comunità energetica di quartiere, con la collaborazione di pubblico e privato, ma anche la promozione di iniziative a favore del tema “green” e la crezione del primo laboratorio riconosciuto di Urban Art. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino