Massa Lubrense, alle navi «Diciotti» e «Dattilo» il Premio Vervece 2018

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MASSA LUBRENSE - Il Premio Vervece 2018 assegnato alle navi «Diciotti» e «Dattilo» della VI Squdriglia navale delle Capitanerie di porto. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti in programmma sabato alle ore 19 nel Chiostro del convento francescano di Santa Maria della Lobra, nell'ambito del fitto programma di appuntamenti della manifestazione promossa dalla Fondazione Vervece, presieduta da Gaetano Milone, con il Comune di Massa Lubrense, la Pro Loco, il Circolo Nautico e l'Area Marina Protetta Punta Campanella. Domani, invece, in cartellone il primo appuntamento, alle ore 18, sempre nel Chiostro di Marina Lobra, con il vernissage della mostra «Riflessioni Massesi» con le foto di Costanza Filangieri di Candida. Seguirà, alle ore 19, la presentazione del libro di Carlo Franco «Quando Napoli andava a vela» e il concerto degli allievi del Liceo artistico musicale Francesco Grandi di Sorrento, diretto dal maestro Domenico Guastafierro. Domenica, la festa. Raduno alle ore 10.30 al porticciolo di Marina della Lobra, imbarco e rotta per lo scoglio Vervece, dove alle ore 11.30 ci sarà la benedizione delle pietre dei comuni di Monte di Procida e di Procida, di Salvatore Sorrentino (Pappuzzo), del Rotary distretto 2100, della Comunità di Puolo, la messa celebrata da don Antonino De Maio. Nel corso della cerimonia, la preghiera alla Madonnina del Vervece, l'Ave Maria eseguita dal soprano Anna Maria D’Esposito, il Silenzio fuori ordinanza, la benedizione della corona di alloro, gli onori alla Madonnina del Vervece da parte dei partecipanti alla 30^ edizione del Trofeo Eduardo de Martino e della Coppa Santa Maria del Lauro.


La storia della Madonnina e legata a filo doppio con quella agonistica di Enzo Maiorca, un legame indissolubile quello con "lo scoglio del Vervece" a Massa Lubrense.  All’inizio di settembre del 1974 il campione tentò di conquistare il primato mondiale di apnea nello specchio d’acqua a circa mezzo miglio a ponente del Capo di Sorrento. Fu un’impresa sfortunata perché Maiorca si scontrò durante l’immersione con un operatore della Rai e dovette rinunziare alla discesa. Costantino Cutolo, fondatore e, allora, presidente del Circolo Nautico Marina della Lobra e grande sportivo, rincuorò Maiorca e lo convinse a un nuovo tentativo di record a largo del Vervece. Il 28 settembre 1974 il campione siracusano riuscì nell’impresa e raggiunse 87 metri di profondità, stabilendo il nuovo primato mondiale per l'epoca. A ricordo perenne di tale impresa e a "protezione" di quanti amano il mare ed in esso hanno perso lavita, alla profondità di 12 metri, fu posta la statua della Vergine, alla quale ogni anno viene reso omaggio da parte di sub ed amanti del mare provenienti dall'Italia e da varie parti del mondo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino