Un’estate fa, Ancora, Volami nel cuore, Tu si na cosa grande, E se domani, Brivido felino: solo alcune delle pietre miliari nella discografia della grande Mina, icona e...
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È con questi ed altri indimenticabili brandi della tigre di Cremona che Virginia Sorrentino, talento jazz all’ombra del Vesuvio (e natali meneghini), ha voluto rendere omaggio a una delle sue muse in occasione dei suoi 80 anni, da poco compiuti.
Swing, melò-jazz e bossa, passando per filati, note altissime e l’inconfondibile “scat”, ovvero il riprodurre in chiave ritmica e melodica vocalizzi e fraseggi simili a quelli strumentali: ecco la suadente chiave di rilettura con cui la Sorrentino ha condotto poche sere fa il suo primo live post-lockdown all'interno del "Never Mind Summer Festival".
Nel giardino del tennis-club La Conca di Agnano (gremito di ospiti rispettosamente distanziati e in mascherina) novanta minuti di pura jam session in quartet con Lello Petrarca tastiere, Peppe Plaitano fiati e Agostino Mennella percussioni.
Acqua e sale, Che cosa c’è, Se stasera sono qui e altre sorprendenti esecuzioni: per concludere con Grande Grande in una squisita versione bossa nova. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino