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Dal baule della nonna allo smart retail e l’e-commerce, passando per la sartoria napoletana, i filati lombardi e le boutique parigine, fino alla tutela dell’ambiente e il recycling.
Si chiama “Les Boules Colorèes” ed è l’idea di maglieria d’alta gamma che la napoletana Marina Mandara ha meditato, sviluppato e messo in campo negli ultimi tre anni (a ridosso della parentesi pandemica), realizzando un vero e proprio progetto d’impresa tutto femminile culminato nella prima collezione donna a settembre 2022.
Rodato avvocato col piglio dell’indagine qualitativa, la ricerca del dettaglio esclusivo e una naturale attitudine verso l’arte e la storia del costume, Marina disegna una collezione di manufatti in tricot assolutamente artigianali, pregiati e realizzati a Napoli, che in pochi mesi e con poche iniziative promozionali sono divenuti un must have per il guardaroba di tante amiche e ammiratrici della sua linea da Napoli e da tante altre città d’Italia.
Fatto a mano, luxury knitwear, made in Italy, filati in mohair, seta, cachemire, macramè, lino o merinos, rivisitazione contemporanea di tradizione e nuove influenze, customizzazione, passaparola e retail sono solo alcune delle caratteristiche e peculiarità di questi capi così orgogliosamente partenopei, spesso impreziositi persino da inserzioni di “sleeping fabrics” (ovvero scampoli di tessuti da laboratori sartoriali e atelier dell’alta moda parigina) e quindi in edizione limitata o proprio pezzi unici.
Dopo un anno di fashion day tra Milano, Parigi, Firenze o Roma, in attesa del primo store monomarca a Chiaia, la nuova collezione “Les Boules Colorèes” Autunno Inverno ‘23 parte da Napoli e qualche giorno fa nella luminosa sala Capri del Grand Hotel Santa Lucia di via Partenope ha incontrato la stampa e le clienti per la presentazione ufficiale e una prova di look con la fashion advisor Alessandra Maria Manzi fino all’ora di un cocktail davanti al Castel dell’Ovo.
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