Napoli, al Maschio Angioino “La campania è” con doppio appuntamento della Arb dance

Napoli, al Maschio Angioino “La campania è” con doppio appuntamento della Arb dance
Continuano gli appuntamenti della danza con il progetto “La campania è” che unisce festival, rassegne, residenze artistiche sparse in quaranta comuni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Continuano gli appuntamenti della danza con il progetto “La campania è” che unisce festival, rassegne, residenze artistiche sparse in quaranta comuni della regione. A Napoli questa sera al maschio Angioino la compagnia ARB dance diretta da Annamaria Di Maio presenta un duplice spettacolo alle ore 21.00 . La coreografia di Roberta De Rosa mette in scena le complessità del cervello umano con le persone dentro, un'opera tratta dal libro “Una stanza piena di gente” di Daniel Keyes e Billy Milligan, che torna dopo il debutto dello scorso 22 maggio presso il teatro civico14 durante la rassegna Off- call for contemporary experimental dance.

Dopo il premio Napoli in danza 2022, la coreografia di Antonio Colandrea arriva sul palco de il Castel Nuovo con i danzatori Flavio Altieri, Doriana Barbato, Paola Luceri, Giulia Miraglia, Francesco Russo, Eleonora Scotto Di Perta, Giada Tibaldi. “El tiempo de l’alma” racconta con le musiche di Astor Piazzolla le quattro stagioni più una, quella dell’anima. La compagnia ARB dance, fondata nel 2009 e riconosciuta ad oggi culturalmente e artisticamente nel progetto di produzione ministeriale, torna con il maestro Colandrea nella sua terra madre in una veste sempe pù innovativa.

«La mia è una lunga carriera rivolta alla ricerca continua di nuovi stimoli e nuove conquiste. – dice la direttrice Annamaria Di Maio - Se penso da dove sono partita, a quando ero giovanissima dopo aver terminato l’accademia, ricordo le prime relazione con un territorio, dove l’arte della danza faceva forse capolino solo a qualche evento legato al festival di Casertavecchia. Oggi penso con orgoglio a dove ho portato me stessa e i miei danzatori, fiera del duro lavoro svolto grazie ad una scuola professionale dove si può studiare senza doversi spostare nei grandi centri culturali».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino