«Cazzimma&arraggia», la storia del calcio al Teatro Gelsomino di Afragola

In scena la genesi di un sogno realizzato con furbizia, scaltrezza, cazzimma, e con ostinazione, impeto, arraggia

In scena Fulvio Sacco e Errico Liguori
Sabato 22 aprile sarà in scena al Teatro Gelsomino di Afragola, «Cazzimma&arraggia» di Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto, spettacolo che...

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Sabato 22 aprile sarà in scena al Teatro Gelsomino di Afragola, «Cazzimma&arraggia» di Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto, spettacolo che racconta l’avventura di due sciarmati dirigenti calcistici che provano a scrivere la storia del calcio e di una città, acquistando il più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona.

Si tratte del secondo spettacolo di drammaturgia di questa stagione, in scena al Teatro Gelsomino che si conferma location d’eccezione per eventi di primissimo ordine grazie alla caparbietà e determinazione di Gianluigi Osteri manager Gabbianella club events, che da sempre porta cultura ed arte ad Afragola.

Entusiasti di tale tappa anche i due coautori e coregisti Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto «Periferia vuol dire parlare di una nostra epica moderna. Senza scomodare due scrittori contrapposti come Osvaldo Soriano e Jorge Luis Borges, pensiamo che ci siano delle narrazioni comuni, popolari e ormai appartenenti a un mondo che tra qualche anno perderemo definitivamente, specialmente nel mondo dello sport. Forse non perderemo l’incoscienza di giocare per strada a pallone, ma noi – per esempio - parliamo di un calcio che non esiste più, come di una periferia che non esiste più. Di quelle partite di domenica alle 15 e se andava bene qualche competizione di coppa infrasettimanale. Proviamo a modo nostro a sostenere e raccontare un calcio popolare, fuori dagli schemi del capitalismo e lo stesso ci proviamo a farlo con il teatro. Non ci interessano i Cristiano Ronaldo o i Messi, siamo cresciuti tifando il Napoli il serie C e per questo raccontiamo storie di periferia, di panchinari e riserve, per questo teniamo a squadre come l’Union Berlin o il Napoli Femminile e qualsiasi gruppo di ragazzi che con 4 zaini ed un pallone giocano i tornei più belli al mondo».

«Cazzimma&arraggia»,con coaching del drammaturgo Armando Pirozzi – due volte premio UBU per il miglior testo –, si ispira all’intervista degli autori a Corrado Ferlaino, ex presidente del club partenopeo, al quale hanno chiesto dell’affare sportivo che ha regalato gioia e orgoglio ai tifosi azzurri, in una città in cui il gioco del calcio assume il valore di appartenenza identitaria e di memoria collettiva. Il progetto è legato a doppio filo a Santo Diego, operazione di street art che con degli stickers, prima divenuti santini e poi poster, ha invaso la città di Napoli. Con la stessa visione, «cazzimma&arraggia» porta Santo Diego in teatro e Santo Diego porta «cazzimma&arraggia» in strada. Barcellona 1984, da 59 giorni Totonno, ex capitano del Napoli, e il socio Dino, in scena Fulvio Sacco e Errico Liguori, sono chiusi in una stanza d'albergo impegnati nella snervante trattativa, aspettando la telefonata del presidente Ferlaino da Napoli, che confermi che i soldi per concludere l’acquisto ci sono.

Costo biglietto € 10 acquistabili esclusivamente al botteghino nei seguenti giorni: dal lunedì al mercoledì 10:00/12:30 - 17:00/19:00 sabato 10:00/12:00.

«Siamo nati dopo l’arrivo di Maradona, troppo piccoli per vedere Carmelo Bene, troppo non-nati per piangere Enrico Berlinguer, troppo piccoli per ricordarci la festa dello Scudetto, troppo assenti dalla vita per vedere in scena Eduardo o bere un drink con Lucio Amelio. Nella nostalgia di un passato che non abbiamo mai vissuto, nel lutto per il corpo dei miti, nell’ironia della sorte, noi ci troviamo a nostro agio. Da tempo stavamo ragionando su una tematica precisa da portare in teatro: come si realizzano i sogni? E siamo partiti da qui, dal raccontare il più grande sogno di tutti i tempi, vincere sull’impossibile!».

Così Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto raccontano perché hanno scelto di riscrivere a modo loro la storia dell’arrivo di Maradona a Napoli, come pretesto per costruire un'epica commedia contemporanea, che tra battute fulminanti e arredi vintage, ci racconta di due scalcagnati dirigenti di una città in costante attesa di riscatto che portano a segno la realizzazione di un sogno collettivo.

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Il Mattino