Napoli Film Festival, «Destinata coniugi Lo Giglio» di Nicola Prosatore vince il Vesuvio Award

Napoli Film Festival, «Destinata coniugi Lo Giglio» di Nicola Prosatore vince il Vesuvio Award
«Destinata coniugi Lo Giglio» di Nicola Prosatore si è aggiudicato il Vesuvio Award come miglior opera in concorso nella sezione SchermoNapoli Corti del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Destinata coniugi Lo Giglio» di Nicola Prosatore si è aggiudicato il Vesuvio Award come miglior opera in concorso nella sezione SchermoNapoli Corti del Napoli Film Festival 2022, diretto da Mario Violini in collaborazione con Giuseppe Borrone. La giuria della 23esima edizione, composta dal regista Guido Lombardi, il critico Antonio Fiore e la giornalista Ilaria Urbani, ha premiato questo lavoro perché «sostenuto da una grande prova attoriale dei quattro interpreti - Lello Arena, Lino Musella, Isabella Salvato, Antonia Truppo - sa disegnare un ‘dramma da camera’ di straordinaria intensità, in cui il regista riesce a mettere a fuoco segreti e bugie di un intreccio familiare fatto di speranza e dolore, sullo sfondo di una Napoli piccolo borghese smarrita tra illusione e rassegnazione».

Quella di Antonio Buonanno è la miglior interpretazione maschile per il film «Gioia» di Eduardo Castaldo. «Prima un uomo mesto e rassegnato, poi di nuovo quell'uomo che si riapre alla vita grazie ad un evento misterioso e provvidenziale. Il talento di Antonio Buonanno riesce a interpretare questi due momenti della vita (la chiusura e l'apertura) con un'atmosfera di verità che ci fa perdere nell'universo narrativo dell'intenso corto. Presta al suo personaggio un volto versatile che sa esprimere sia lo smarrimento di chi è totalmente solo al mondo, sia la gratitudine per la possibilità di incontrare di nuovo un senso. Buonanno, affiancato dalla piccola e brava Sophia Guastaferro e dagli altri interpreti appassionati Anna Rita Vitolo e Morando Morandi, ci racconta tutto lo slancio che occorre per superare l'apparente grigiore del quotidiano, con un'interpretazione misurata ed evocativa», si legge nella motivazione. Per aver dato con estrema finezza volto e voce alla co-protagonista di «Amarena» di Alberto Palmiero, Giovanna Cappuccio è risultata la miglior attrice perché «ha saputo dosare slanci ed esitazioni di una giovane donna davanti a un passo decisivo della sua vita. Una prova di grande equilibrio tra parola e gesto, tutta giocata sulla sottrazione, su quel meno che spesso al cinema si trasforma felicemente in più».

Menzione speciale per la giovanissima Denise Aisler per il cortometraggio «Coriandoli» di Maddalena Stornaiuolo, che ha interpretato il suo ruolo di Speranzella con maturità espressiva. Questi i verdetti durante la serata di premiazione che si è tenuta nella Sala Dumas dell’Istituto Francese di Napoli, dopo una settimana di proiezioni di numerose anteprime, gli incontri con la regista Ursula Meier, gli attori Renato Carpentieri, Andrea Renzi e Marco D’Amore, lo sceneggiatore e regista Maurizio Braucci, il campione olimpico Giuseppe Abbagnale, lo stilista Maurizio Marinella, oltre a presentazioni di libri dedicati al cinema. «Arrivare alla ventitreesima edizione per un festival indipendente è già un grande successo. Inoltre, il pubblico ha risposto bene alla proposta del programma di quest’anno, con una particolare affluenza per «Santa Lucia», che ha richiesto una seconda proiezione per le numerose richieste.

Abbiamo puntato su anteprime di film internazionali che usciranno quest’inverno al cinema, e presentazioni di opere napoletane che si sono distinte per la qualità e l’interesse degli argomenti trattati. Come lo scorso anno, il festival è autofinanziato e si è deciso di limitare l'offerta ad una sola sala, in considerazione della riduzione dell'affluenza del pubblico nelle sale cinematografiche», ha commentato Violini.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino