Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli parteciperà alla campagna di comunicazione del MIBACT per il primo "Dantedì": utilizzando, sui propri canali...
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Ricordando sul web il 25 marzo, data individuata dagli studiosi come inizio del cammino ultraterreno raccontato nella "Divina Commedia", il Museo anticiperà alcuni contenuti di una mostra che sarà in programma a partire dall'autunno del prossimo anno: si tratta di “Divina Archeologia. La mitologia e la storia nella Commedia di Dante”, il cui progetto scientifico è stato già presentato al “Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri nel 2021”.
Attraverso le rappresentazioni di vasi, affreschi, statue e rilievi, sarà possibile seguire figure ed immagini della fantasia dantesca, che recepiva con curiosità e profondità la cultura del mondo antico: Cerbero, Diomede, Ulisse, le Arpie, Medusa, Eracle, Minosse e Teseo saranno soltanto alcuni dei personaggi raccontati nel percorso espositivo, che traccerà un curioso itinerario di visita anche grazie alle terzine della Commedia; l'exhibit rivolgerà uno sguardo attento anche alla città di Napoli, per individuarne i legami con il poeta fiorentino.
Domani, dunque, i fan ed i followers dei social del MANN potranno non soltanto ammirare alcuni splendidi reperti, ma anche ritrovare le simmetrie tra i capolavori antichi ed i versi danteschi: tra le opere che saranno presentate al pubblico virtuale del Museo, vi sarà anche l’Hydria a Figure Nere, attribuita al pittore di Edimburgo, con Eracle e Cerbero (fine VI sec. a.C.); lo splendido vaso sarà naturalmente inserito nell’esposizione dedicata a Dante nel 2021.
Sempre mercoledì 25 marzo alle 12, in concomitanza con l’appuntamento web lanciato dal Mibact in tutta Italia, il Direttore del MANN, Paolo Giulierini, sarà presente sulla pagina Facebook del Museo Archeologico Nazionale di Napoli con un proprio videomessaggio: una lettura significativa da dedicare al popolo dei social, attendendo il momento in cui tutti usciremo “a riveder le stelle”.
Dall'arte antica e dalla letteratura medioevale proviene, così, un perenne appello alla speranza: una lezione importante da condividere, soprattutto ai tempi del Coronavirus.
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Il Mattino