«Il Teatro cerca Casa», «Andrà tutto… boh» nel salotto di Manlio Santanelli

L'esperienza della pandemia raccontata da due punti di vista differenti

I due protagonisti dello spettacolo
Lunedì 29 gennaio alle 18, nel salotto del drammaturgo e scrittore Manlio Santanelli al Vomero, per la rassegna «Il Teatro cerca Casa», va in scena lo...

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Lunedì 29 gennaio alle 18, nel salotto del drammaturgo e scrittore Manlio Santanelli al Vomero, per la rassegna «Il Teatro cerca Casa», va in scena lo spettacolo scritto e interpretato da Danilo Rovani con «Andrà tutto… boh» ambientato a Napoli nel 2020.

Protagonisti: Vladimiro, fobico e ipocondriaco e Nefertiti espansiva e alla ricerca dell’anima gemella, fratello e sorella nati da ex sessantottini, che vivono in casa, loro malgrado, l’arrivo della pandemia.

Chi dei due avrà ragione? Vladimiro che accoglie la clausura e l’alienazione dal mondo esterno o Nefertiti che non vede l’ora di poter tornare alla normalità di un tempo? Gli spazi diventano sempre più stretti e angusti data l’impossibilità di uscire di casa.

La loro profonda diversità caratteriale dà vita a numerose discussioni su qualsiasi tipo di argomento: dalla società alla condizione improvvisa cui sono stati sottoposti insieme al resto del mondo.

Vladimiro, illustratore, creatore di un fumetto, è affetto da svariate fobie di natura soprattutto ipocondriaca. Per questo vive la condizione di reclusione come una manna dal cielo. Un modo per non dover più affrontare responsabilità, tensioni e soprattutto i rapporti sociali. 

Nefertiti, aperta, genuina cerca il confronto ma, soprattutto, l’altra metà della mela, innamorata della vita e dell’amore, non vuole cedere alla rassegnazione e tenta, oltre a ribellarsi, di far comprendere al fratello che anche da una condizione drammatica si può cavare fuori del buono.

Il loro è un rapporto che vive di contrasti, discussioni, visioni della vita totalmente discordanti ma anche di profondo e granitico amore fraterno. Il tempo, inesorabile, all’interno dell’appartamento, scorre rivelando una quotidianità macroscopica sempre uguale ma diversissima nelle piccole sfaccettature di ogni singolo giorno in cui i protagonisti, attraverso una pungente ironia, raccontano una vicenda che per molti è stata vissuta come un vero e proprio dramma.

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Il Mattino